1 mazzetto di asparagi selvatici
4 uova oggi, 1 gallina domani
100 gr formaggio parmigiano o pecorino
2 cucchiai di olio evo
sale - pepe
Tagliate gli asparagi a pezzetti piccoli e scottateli in acqua salata per pochi minuti.
Cantatene le lodi.
L'asparago sempre sia lodato con tanto di pipì tipica annessa.
Per non parlare poi del sublime, ovvero pane e frittata.
Ma non divaghiamo.
Cosa stavamo dicendo?
In un recipiente a parte sbattete violentemente le uova, il formaggio, aggiustate di pepe e di sale e amalgamate il tutto.
Sistematevi il colletto della camicia.
Mettete l'olio sul fondo della padella, versate gli asparagi e fateli insaporire, quindi unite il composto di uova e formaggio mescolando il tutto per un momento.
Appiattite la frittata con la palettata dei fritti e quando sarà ben cotta da una parte, voltatela.
E qui vi voglio.
Tutti conosciamo l'antica arte dei rigirare la frittata: denotativa o connotativa, rimane sempre un'abilità.
Quanto è buona la frittata!?
Liscia, alle verdure, in mezzo ad un panino tiepido..
Mmmhhh..
Io l'adoro!
Profuma di estate e di merende a casa della nonna, del primo volo in Inghilterra, ebbene sì, la Brithis Airways a una quindicenne me, ha servito un gelido panino alla frittata che mi ha rincuorata durante il primo volo della mia vita e poi quante frittate, più o meno metaforiche si sono susseguite negli anni!
Un cibo che evoca ricordi...qual'è il vostro?
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