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Visualizzazione dei post con l'etichetta FOOD

"Squisito!" di Ruth Reichl

Chi passa spesso di qua, conosce la mia passione per i libri e le ricette di Ruth Reichl . La sua scrittura riesce ad essere autentica, interessante ed estremamente scorrevole. Le ricette abbondano, così come aneddoti, spaccati della storia americana e ricordi. Questo suo ultimo capolavoro, si è staccato dal filone biografico per approdare al romanzo. Una storia che ne contiene molte altre. Una rivista di cucina "Squisito!" che, superate guerre e recessioni, ancora regala emozioni ai palati d'America. Un gruppo eterogeneo di cuochi, redattori e amanti della buona tavola che da' un'epoca all'altra, mescolano ricordi, gioie e dolori a piatti proposti, settimana dopo settimana, nelle cucine delle famiglie americane. La protagonista entra in un mondo nuovo ma così familiare, da diventare subito parte di esso. La grande casa dove a sede la redazione, l'accoglie con la sua luce e i suoi rumori. Il gruppo con cui lavora diventa una seconda famigli...

"La mia vita fatta in casa" di Molly Wizenberg

Tutto cominciò quand'ero una studentessa del primo anno di superiori.  Eravamo tutti e tre seduti a tavola per cena,  quando mio padre alzava la testa dal piatto e diceva:  "Sapete, in questa casa si mangia meglio che nella maggior parte dei ristoranti". Lo strano piacere ce riusciva a ricavare dalle cene in famiglia mi imbarazzava molto. Ora che sono un'adulta, però, posso ben dire che aveva ragione. Non è che cucinassimo in maniera fuori dal comune, o che mangiassimo sempre cibi squisiti. Penso fosse qualcos'altro a risultare così soddisfacente: era la regolarità con cui ci ritrovavamo in cucina ogni sera, seduti a tavola, e condividevamo il pasto. I piatti non uscivano da una porta a vento,  in equilibrio sull'avambraccio di un anonimo cameriere:  li preparavamo tutti insieme. E' così che abbiamo costruito la famiglia, in cucina, sette sere alla settimana.   Intorno a quella tavola abbiamo creato una vita tutta nos...

"Al banchetto del Mondo" Ruth Reichl

Nel 1941, quando Gourmet vide la luce, per la maggior parte dei nordamericani parlare di cibo era imbarazzante. Mi spiego con un aneddoto personale. Eravamo negli anni Sessanta e fui invitata a un dinner party. Un pranzo così elegante che il figlio di sei anni del padrone di casa era vestito in giacca e cravatta. Mi soffermai a guardarlo mentre immergeva tutto composto il cucchiaio nella fondina, sollevava gli occhi verso il padre e diceva in un sospiro:  "Oh, papà, questa minestra è davvero deliziosa".  Lo trovai irresistibile. Il padre diventò paonazzo. Si alzò di scatto rovesciando la sedia. Afferrò il bicchiere e scagliò l'acqua che conteneva nel piatto del bambino. "Ragazzo!" tuonò, "Come ti permetti? Lo sai che è da maleducati fare apprezzamenti sul cibo". Il bambino scoppiò a piangere e a quel punto il padre recuperò la calma e si rimise a sedere. Quella serata mi sembrò orribile. Ma non avrebbe dovuto sor...

Cibo a Regola d'Arte @LaTriennaleMilano

Ieri è stata una giornata bella. Una di quelle che ti riempiono di energia, progetti e voglia di fare. Di quelle in cui ami ancora di più il tuo paese a stivale, le sue tradizioni e le persone che lo abitano, lo fanno crescere e conoscere. Sono andata alla presentazione di "Cibo a regola d'arte" alla Triennale di Milano. E' stato piacevolissimo e il programma che hanno elaborato regala momenti food per tutti i gusti. E' stato emozionante vedere come ricordi legati alla famiglia e al cibo coinvolgessero tutti gli interlocutori in racconti dal sapore autentico. La passione in ogni parola, la voglia di fare e l'amore per un paese che deve tutto alle sue radici più profonde. L'interesse e il sostegno per il proprio territorio e per i produttori che credono in un futuro legato al chilometro zero e a colture antiche o dimenticate dalle produzioni intensive. La cucina che rivista le ricette tramandate in chiave attuale, ma...

"Ricette Umorali - Il Bis" di Isabella Pedicini

Bisogna trattare la natura secondo il cilindro, la sfera, il cono, il tutto  messo in prospettiva, in modo che ogni parte di un oggetto, di un piano,  sia diretta verso un punto centrale. Per noi esseri umani, la natura è più in profondità che in superficie. Paul Cézanne Si apre con questa frase di Cézanne, pittore impressionista francese, l' edizione Bis delle Ricette Umorali. La speculazione gastronomica viene ricondotta alle forme della geometria solida, dalla più semplice e classica sfera, si arriva all'assurdo icosaedro, forma a me sconosciuta prima di oggi! (Conoscevo però il dodecaedro, grazie ai dadi dei giochi di carte fantasy che hanno popolato le mie estati in montagna!!) Cosa succede quando la geometria incontra la cucina? Ma, soprattutto, quando la incontra qua e là per il mondo, in paesi dove la Pizza à la Bolognaise è la massima espressione della cucina italiana!? Cosa significa essere italiani, dal palato abituato alla lasagna de...

"Ricette Umorali" di Isabella Pedicini

Il cibo non è un fatto razionale. Viscerale più che asettico, elegge il tatto a suo partner più affidato: se il gusto è intrinseco alla pietanza stessa, un alimento mangiato con le mani acquista necessariamente un altro sapore. Pensate alla coscia di pollo.  E le patatine fritte? E le fragole con il cioccolato fuso? Questo libro mi ha sorpresa moltissimo. Come sapete, settimana scorsa, ho ricevuto via posta il tomo "bis" delle "Ricette Umorali". Ho iniziato subito a leggerlo ma, dopo il primo capitoletto, mi son bloccata. "E il tomo Uno!?" "E i dettagli mancanti? L'inizio della storia?" "La prima conoscenza con la voce narrante!?!" L'ho subito recuperato e me lo son letto d'un fiato! Se i miei canovacci potessero parlare (e presto lo faranno se non incontrano una lavatrice), racconterebbero della volta in cui mia madre li afferrò in blocco e li piegò uno a uno per metterli in valigia. ...

"Aglio e Zaffiri" di Ruth Reichl

Si girò verso di me e disse in tono maestoso:  "Il re di Spagna sta aspettando al bar, ma il suo tavolo è pronto" Ruth Reichl non delude i suoi lettori, neanche questa volta, nella quale ci regala uno scorcio sulla vita del critico gastronomico e qualche ritaglio tratto dalle sue recensioni sul New York Times. La scrittura è piacevole, la sua personalità spontanea, sincera, buffa e infinitamente umana, sia nei pregi che ne difetti. Oltre la critica possiamo scorgere la donna, moglie, madre, amica e figlia. Attorno a lei ruotano la famiglia, gli amici e tutti i lettori appassionati di cibo che, sotto sotto, si sento dei critici gastronomici della porta accanto e non risparmiano critiche al critico!  I pasti di Ruth, sono descritti in maniera così vivida da rendere odori e sapori, subito riconoscibili al lettore. Dopo qualche pagina, all'annuncio di un piatto, piuttosto che di un'altro, il lettore sa già quali caratteristiche accogli...

"Julie & Julia" di Julie Powell

Anni fa mia mamma mi aveva portato a casa questo libro dalla biblioteca. Il film era stato un successo e sulla copertina campeggiava una sorridente Maryl Streep nei panni della famosa cuoca Julia Child. Purtroppo all'epoca non avevo apprezzato. L'avevo trovato noioso e lagnoso.  Ero piccola e i problemi di una giovane blogger americana alle prese con complicate e burrose ricette francesi facevano parte di un universo lontano mille miglia dalla mia quotidianità! Bè, devo dire che il secondo tentativo è andato decisamente meglio!  Ho divorato il libro in pochi giorni. Julie è fantastica. Caotica ed isterica. Vera oltre ogni immaginazione! Assomiglia ad ognuna di noi e ci ha precedute tutte nell'intento di creare un blog. Qualcosa di unico che ci rispecchi ma che possa anche accogliere interessi e pareri altrui. Ho cercato disperatamente la cronaca di quei giorni ma non vi è traccia nel web di quelle pagine. Un link rimanda ad un qualcosa rimos...

"La parte più tenera" e "Confortatemi con le mele" di Ruth Reichl

Leggere "La parte più tenera" non è riuscito a farmi apprezzare del tutto la scrittura di Ruth Reichl.  Non sono nemmeno riuscita a scrivere qualche riga a riguardo, perchè le parole non trovavano strada e le idee non erano chiare. Se mi fossi basata solo sul "mi è piaciuto/non mi è piaciuto" non sarei andata ad ordinare il secondo volume dell'autrice, ma avrei chiuso l'esperienza con un giudizio mediocre. Ho però deciso di darmi una possibilità per comprendere cosa non mi convinceva del tutto nel primo libro. Il secondo volume parte esattamente da dove si era interrotto il primo. La comune di Berkeley e un lavoro da critica gastronomica in avviamento. Il ritmo incalzante mi ha subito coinvolta. La vita di Ruth e le esperienze che la arricchiscono si fanno molto più interessanti e stimolanti. Questo libro mette voglia di fare, cucinare, scoprire nuovi sapori e dimensioni del cibo. Mette a nudo l'umanità di una donna divisa ...

"Manuale di cucina sentimentale" di Martina Liverani

"Gli uomini passano, le amiche restano, i peperoni ritornano." Tre amiche. Tessa. Avvocato sfruttato e sottopagato. Fidanzata insoddisfatta. Foodblogger alle prime armi. Accumulatrice (in gran segreto) di vari ed eventuali utensili da cucina. Indecisa dalla nascita. Ossessionata da liste, ricette e piani da seguire. Non sopporta le quantità imprecisate richieste nella preparazione dei piatti. Desidera andare oltre i QB della propria vita e scoprire la ricetta della felicità. Quella che sui manuali di cuicna non si trova ma che le chiacchiere tra gastrofissati le regalano nelle sue notti insonni. Agata. Giornalista di moda e lifestyle. Una taglia 46 che cerca di farsi largo, su tachi vertiginosi, in un mondo di ostentate 38. In un continuo rapporto di amore e odio con il cibo e le proprie forme. Non sa cucinare ed è sempre a dieta. Sogna un amore da favola e un uomo perfetto per lei. Appassionata di film e serie tv. Snocciola sempre la citaz...