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Visualizzazione dei post con l'etichetta Sjoberg Fredrik

"Perchè ci ostiniamo" di Fredrik Sjoberg

"Si è inventato tutto?" Tutti gli scrittori di saggi amano questa domanda. Portiamo questi dubbi come medaglie. Tanti scrittori devono dedicare tempo e fatica per far sì che le loro menzogne sembrino verità, ma altri, e io tra questi, fanno il contrario: piegano la verità in forma di menzogna. Ho amato moltissimo i precedenti libri di questo autore , mi hanno felicemente accompagnata attraverso vite e luoghi ai quali mai mi sarei potuta avvicinare, se non per pura casualità, di mia spontanea iniziativa. Questo volume, a differenza degli altri, è una raccolta di brevi saggi su argomenti disparati, legati da un'invisibile filo conduttore che porta l'autore a porsi domande sul proprio lavoro. Ho faticato ad ingranare la lettura, ho lasciato decantare e ripreso il libro intorno a pagina cinquanta dove, finalmente, ho ritrovato la scrittura da affabulatore che mi aveva stregata nei precedenti scritti e con essa, racconti molto più affascinanti di quelli ...

Preferiti 2017 📚✨

Questo 2017 mi ha regalato parecchie letture. Ho letto una cinquantina di libri e ne ho abbandonati davvero pochi. Non è stato un anno di folgoranti letture 🌠 ma di innamoramenti lievi. Mi spiace che nella lista dei preferiti, a differenza del 2016 , non figuri nemmeno un fumetto, spero di rifarmi con l'anno nuovo. La lista che segue è estremamente eterogenea, non da guru della letteratura ma sincera fino all'ultima pagina sfogliata! 🌈 Ecco a voi in casuale ordine di apparizione...i PREFERITI 2017 👑💖😍 "Malaparte. Morte come me." di Sorti & Monaldi Non è una lettura leggera ma ha l'innata capacità di calamitare completamente l'attenzione e di creare un grande coinvolgimento nel lettore. Io sono partita senza particolari aspettative e ne sono rimasta incantata. Splendido. I giovani di J.D.Salinger I Giovani  è una raccolta splendida. L'ho divorata e amata. La voce che caratterizza Salinger, tanto amata dai suoi lettori, emer...

"Il re dell'uvetta" di Fredrik Sjoberg

Tutt'a un tratto, solo per un istante, mi parve di intravedere un legame. Come se la storia di Eisen mi ricordasse qualcosa. Era da più di un anno che gli davo la caccia in archivi e libri e mi ero avvicinato tanto da avere a volte l'impressione che fosse il contrario, che fosse lui a dare la caccia a me. In ogni caso ero fermamente deciso a non perdere le sue tracce confuse. Mi divertivo, forse era tutto qui. Ecco un altro piccolo capolavoro. Scorrevole più dei precedenti, lo svedese che ha catturato l'interesse dell'autore questa volta non mi ha particolarmente coinvolta. Ho apprezzato la sua storia, il legame incredibile con i protagonisti dei due libri precedenti, l'anima eclettica e dai mille interessi racchiusa in un uomo che ha raggiunto i cento anni sempre in piena attività e fermento intellettuale. Un uomo che non si è mai arreso, nonostante il fato avverso e i problemi, nonostante le voci e lo scetticismo.  Perchè uno non si arr...

"L'arte di collezionare mosche" di Fredrik Sjoberg

Dopo L'arte della fuga ho tentato un secondo approccio alla narrazione [auto]biografica, romanzata ed affascinante  di Fredrik Sjoberg. Se con Gunnar è stato amore a prima vista, con Renè Malaise ci è voluto un po' prima di trovare la giusta sintonia. Quello che mi ha colpita di più è l'approccio, casu ale e sempre guidato dall'arte che ha avvicinato l'autore a questi due uomini incredibili. La storia personale, i fallimenti e le straordinarie conquiste, si mescolano a quelle del protagnista e dei protagonisti tutti. La vita di ogni uomo è sempre costellata di altre persone a cui l'autore, in poche righe, dà vita, regalando forma ad un nome che altrimenti resterebbe nell'ombra. Al lettore vengono offerti innumerevoli spunti da cui partire per scoprire altri mondi e altre vite. I libri di Sjoberg sono delle scatole cinesi, delle matriosche che trasudano conoscenza, curiosità e spiccato senso logico, unito ad un amore sconsiderato per la ricerca di i...

"L'arte della fuga" di Fredrik Sjoberg

Io di Gunnar e della  sua vita dedicata all'America e ai suoi parchi mi sono innamorata. E' successo qualcosa di simile anni fa, con Emily Carr, grazie al libro L'amante del Bosco di Susan Vreeland , Un colpo di fulmine. Entrambi legati alla natura, alla pittura e alla memoria di luoghi ormai irrimediabilmente cambiati e in alcuni casi devastati dall'intervento dell'uomo. I diari di Emily mi son stati regalati da mio fratello, di ritorno da un viaggio in Canada. Per Gunnar dovrò attivare una ricerca tra librerie e negozi dell'usato on line. Si, perché come l'autore di L'arte della fuga, anche io ho una passione per le biografie, i luoghi dove le persone hanno vissuto e la ricerca. Lo si vede dalla mia ossessione fotografica per le vecchie case, le case diroccate e quei particolari che diventano indizi, tracce, tasselli di un mosaico che rappresenta una vita precedente ormai scomparsa da quei luoghi. Gunnar e l'autore si sono incontrati casua...