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"Il Miniaturista" di Jesse Burton






Pensavi di essere una scatola
chiusa in una scatola,
si dice Nella.
Ma il miniaturista 
ti vede, ci vede.



Questo è un libro che ti cattura e respinge.
Il ritmo è incalzante. Il presente, il passato e i misteri danzano nelle strade di Amsterdam, galleggiano sui canali e si rintanano dietro gli usci delle case di ricche famiglie di mercanti.
I magazzini custodiscono tesori provenienti da tutto il mondo.
I cuori traboccano ma la chiesa e le regole della città arginano i tumulti come le dighe hanno arginato le acque attorno alla città.

Nella, giovane moglie di uno tra i più ricchi e stimati mercanti di Amsterdam, passa da una vita semplice e contadina in un paesino di campagna, alla grande città. La troverà fredda e ostile all'inizio ma poi ne scoprirà la chiave, che custodirà vicino al cuore, in un crescendo di eventi.
La vita, all'inizio noiosa, la travolge con tutta la violenza delle acque gelide sulle quali in marito naviga attorno al mondo. La cognata Marin, i domestici Cordelia e Otto, i cani, il suo parrocchetto Peebo, tutti si muovo come miniature nella grande casa sulle rive dell'Ansa d'Oro. Come loro tutti gli altri abitanti della città, recitano nella grande commedia messa in scena dalla vita. O dal miniaturista. Una voce fuori dal coro, profeta, mago, veggente, strega le signore della città con la sua bravura, vede oltre le nere sottane e porte sbarrate.



Un romanzo potente e ipnotico.



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