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Visualizzazione dei post con l'etichetta Gille Elisabeth

"Un paesaggio di ceneri" di Elisabeth Gille

"Sorella" disse, "credo che lei non abbia colto bene la vastità del dramma. Se i genitori di quella bambina erano ebrei, se sono stati deportati ad Auschwitz nelle date che lei mi ha indicato, vale a dire nel corso del 1942, tutto porta a credere che non torneranno." "Lei pensa che siano trattenuti il Russia?" "Io penso che siano morti." "Ma erano... voglio dire, sono giovani, in salute, non vi è motivo che non siano sopravvissuti alla prigionia, anche se le condizioni erano dure come sostengono. Si dice che diverse migliaia di ebrei siano stati deportati. Comunque non saranno morti tutti." "A quanto sappiamo, ne sono partiti quasi ottantamila, uomini e donne, bambini compresi. Al momento ne sono tornati poco più di duemila. Se diamo credito ai racconti dei sopravvissuti non abbiamo motivo di credere che ne torneranno molti altri." Elisabeth Gille è la figlia di Irene Nemirowsky. Autrice r...

Samovar e foglie di Tè da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre."

"Quando cerco di immaginarmi la mia prima infanzia, mi rivedo seduta su un seggiolone nella cucina annerita e piena di fumo in cui aleggiano gli effluvi di cavoli. All'estremità del lungo tavolo, la mia njanja discorre in una lingua incomprensibile con un uomo barbuto che indossa un camiciotto con la cinta di cuoio, forse il marito, venuto a trovarla.  Il fuoco borbotta. Padelle e pentole sono appese ai ganci. Alcune reste di cipolle sono fissate al muro. Il samovar emette un gorgoglio profondo." [Foto: Goulven Le Bahers ] La parola samovar nasce dall’unione di due termini russi: sam=da solo e varit’=bollire: significa “bolle da solo“, “autobollitore”. Sono oggetti affascinanti, arredano con gusto, sono maestosi e rappresentano un modo di preparare e gustare il tè molto diverso dal nostro.  La Russia scoprì il tè nel 1638, quando lo zar Michele III ne ricevette 64 kg dall’ambasciatore Vassili Starkov come dono di un principe mongolo. Presto ...

Orchestre zigane nella Russia di "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

"Andai molte volte a pranzo con gli adulti in magnifici ristoranti, come il Donon, sulla Morskaja: l'argenteria e i cristalli scintillavano sotto i fiotti di luce elettrica e noi assaggiavamo ostriche portoghesi, vini francesi, frutti esotici in ogni stagione. Quell'anno i miei non trascorsero le vacanze in Francia, contrariamente alle loro abitudini, tanto bene si trovavano a San Pietroburgo.  Mi condussero nelle allegre trattorie delle isole dove si esibivano le orchestre zigane." [Foto: IdeaRom] Incuriosita da questo riferimento trovato nel libro di E.G. ho cercato informazioni prima sulle trattorie di cui si parla nel libro ma, non trovando materiale adatto, ho ripiegato sulla musica che riempiva le serate della famiglia Nemirovsky. A quanto pare, nella Russia zarista, i sovrani impazzivano per questa musica dai ritmi coinvolgenti e cadenzati. Gli strumenti dominanti sono il violino, la fisarmonica, il cimbalo, il contrabasso e il clarinetto...

Cena di Pasqua - Paskha - da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre" E. Gille

"I miei genitori non erano praticanti. Mio padre, per farmi piacere, mi aveva anche accompagnato l'anno precedente nella cattedrale di Santa Sofia per assistere al rito della Pasqua russa e, dopo che la processione guidata dai pope ebbe fatto tre volte il giro della chiesa mentre le campane suonavano tanto da far tremare i muri, mi ero fatta baciare, come tutti, tre volte da uno sconosciuto che gridava insieme al resto della folla "Cristo è resuscitato", tenendo una candela in mano. Poi eravamo tornati a casa per assaporare il kulic e la paskha e per sgusciare le uova sode dipinte dalla cuoca." [Foto: Epicurious] Questo dolce pasquale simbolizza la purezza di Cristo, l'Agnello e la gioia della Resurrezione. La forma piramidale rappresenta la Chiesa Ortodossa. Viene decorato con il disegno "Chi Ro", la croce a tre braccia, le lettere X e B (dal cirillico Христосъ Воскресe: "Cristo è risorto!"), uova e lance. Tutti...

Cena di Pasqua - Kulic - da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre" E. Gille

"I miei genitori non erano praticanti. Mio padre, per farmi piacere, mi aveva anche accompagnato l'anno precedente nella cattedrale di Santa Sofia per assistere al rito della Pasqua russa e, dopo che la processione guidata dai pope ebbe fatto tre volte il giro della chiesa mentre le campane suonavano tanto da far tremare i muri, mi ero fatta baciare, come tutti, tre volte da uno sconosciuto che gridava insieme al resto della folla "Cristo è resuscitato", tenendo una candela in mano. Poi eravamo tornati a casa per assaporare il kulic e la paskha e per sgusciare le uova sode dipinte dalla cuoca." [Foto: Olga Popkova] Ho trovato interessanti informazioni riguardanti il Kulic sul blog "Il Panettone" di Stanislao Porzio:  "..preparare un bel kulic, nei villaggi russi, era il vanto di tutte le donne. I dolci s’impastavano, lievitavano e si modellavano in casa, poi si portavano al forno collettivo per la cottura. Quello che...

Pirojki da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre" E.Gille

"Chiamavano a gran voce i servi e fingevano di attribuire alla loro imprevidenza, alla loro pigrizia, il fatto che non ci fosse nulla di pronto. Allora compariva una vecchia burbera che accendeva il samovar e portava, nel salotto dove eravamo stati accompagnati, un vassoio colmo di cetrioli salati, di pirojki ai cavoli e alla carne, di formaggio bianco e di panna." [Foto: TheFoodRecipes] PIROJKI da Gustissimo.it 250 gr. di farina di grano tenero 00 2 uova fresche 2 uova sode   ½ cucchiaino di zucchero ½ cavolo bianco 1 cipolla Prezzemolo Burro Sale Pepe  Setacciate la farina sulla spianatoia, formate una fontana, aggiungete le uova fresche, lo zucchero e un pizzico di sale e impastate energicamente fino a ottenere una pasta elastica. Formate una palla e lasciatela riposare coperta da un canovaccio per almeno 2 ore. Mondate e lavate il cavolo e sbollentate le foglie in acqua salata per circa 10 minuti. Sbucciate e tritate la cipo...

Treccia Russa da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

"Partivamo la mattina da una vettura che ci aspettava all'imbarcadero. Facevo fatica ad aprire gli occhi quando il domestico mi portava la cioccolata e le briosce, poichè la sera ero tenuta sveglia dall'eccitazione del viaggio e dal suono delle balalaiche che venivano  strimpellate a tarda notte per i viaggiatori poveri, stipati  in mezzo ai loro fagotti sul ponte inferiore." [Foto: ibalalaika] TRECCIA RUSSA di Trattoria da Martina 10g di lievito di birra 200ml di latte 90g di zucchero (io ne ho messi 130g) 90g di burro 2 uova intere medie 550g farina 00 (compresa quella del lievitino) 1 cucchiaino raso di sale 50gr di burro circa con 2 cucchiai di zucchero per il ripieno [Foto: Trattoria da Martina]  Per il lievitino: in una terrina sciogliere il lievito di birra nel latte a temperatura ambiente. Unirvi la farina a poco a poco fino ad ottenere la consistenza di una pastella densa. A questo punto ricoprite con uno st...

Antipasti per il Capodanno Russo - Beliashi - da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

" Festeggiammo dunque il Capodanno russo a Odessa. Mia nonna, la dolce Bella, aveva organizzato per bene le cose. Ci fu un grande banchetto preceduto da zakuski innaffiati di vodka - salmone, caviale, storione affumicato, cetrioli salati, pasticci di ogni tipo - e costituito da una sfilza di piatti che mescolavano la cucina tradizionale ebraica a quella francese e a quella russa - capra farcita alla kulebiaka passando per la pollastra alla Enrico IV - con una serie di vini coronata da parecchie bottiglie di champagne, che bevemmo, come voleva l'uso, fredde a tal punto che, quando le stappavamo, aghi di ghiaccio tintinnavano sul cristallo dei bicchieri." [Foto: TheMaritimeGallery] Gli "zakuski innaffiati di vodka" di cui si parla nel libro sono degli Antipasti misti. Ho trovato moltissime ricette sparse qua e là ma, la raccolta più completa, a mio parere, è quella fatta da  Nicole e tratta da "Il grande libro della cucina russa...

Zuppa di Lardo e Fagioli da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

" L'atmosfera era molto particolare. Anzitutto perchè non si vedevano uomini. Tutti combattevano negli eserciti bianchi o cercavano a Parigi, Londra, Stoccolma un posto in cui sistemare le famiglie che avevano lasciato provvisoriamente in Finlandia, più o meno al sicuro. Di tanto in tanto ritornava un padre, come il mio. Avidi di notizie, ci accalcavamo intonro a lui mentre, stravolto e smagrito, divorava la zuppa di lardo e il prosciutto di renna." [Foto: Irène Némirovsky, 15, con la madre.] ZUPPA di LARDO e FAGIOLI by  Fragolosi 300 g di fagioli borlotti secchi 100 g di lardo di Colonnata 500 ml di polpa fine di pomodoro 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro 1 cipolla 2 patate Salvia Menta Olio extravergine d’oliva Sale Pepe Peperoncino sminuzzato La sera precedente, mettere i fagioli a bagno in acqua tiepida con un po’ di bicarbonato. Il giorno seguente, sciacquarli, strofinarli tra le mani e scolarli. ...

Insalata di pollo freddo da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

"Rincasando, Michel stappava un'altra bottiglia di champagne per le cenette intime a base di caviale, di foie gras o più semplicemente di pollo freddo che andavamo a razziare nella ghiacciaia e che mangiavamo a letto ascoltando il grammofono suonare le canzoni per le quali andava matto..." Michel Epstein and his wife. 1930. [Foto guillaumedelaby] INSALATA di POLLO by DonnaModerna 1 cucchiaio di capperi sotto sale 5 cipolle 1 gambo di sedano succo di limone qb 4 cucchiai di olio di oliva 10 olive nere qb pepe 1 peperone sott'aceto 1 petto di pollo 2 cucchiai di prezzemolo qb sale 1 cuore di sedano Lessate 1 petto di pollo in acqua bollente aromatizzata con 1/2 cipolla, un gambo di sedano, prezzemolo, grani di pepe e sale. Fate sobbollire per 20 minuti e scolate. Seguite il senso della fibra della carne per dividere il petto a listarelle. Quindi riducetelo a pezzetti e trasferiteli in un'ampia ciotola o in un bel piatto...

Cocktail Americano da "Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." E.G.

"Io che bevo poco facevo durare il mio Americano chiacchierando con quelle donne nella penombra rossastra e, in cambio d'indirizzi di modiste o di sarte, ascoltavo aneddoti da cui il giorno dopo ricavavo il soggetto di un racconto. Devo a loro buona parte della mia raccolta Films parlés." AMERICANO by Campari 1 parte Campari 1 parte Vermouth Cinzano rosso 1 parte soda Preparate direttamente il cocktail in un bicchiere highball con del ghiaccio. Guarnite il tutto con una fetta d'arancia. [Foto: teclab] ["Mirador. Irene Nemirovsky, mia madre." Elisabeth Gille]