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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Londra. Kensington Gardens. Peter Pan e i sogni del Principe Alberto.

Ci eravamo fermati  qui . Accanto al ponte che separa  Hyde Park  e i Giardini di Kensington.

"Facebook in the rain" di Paola Mastrocola

Pensò anche a facebook, all'etere, alla rete, a quanto l'umanità armai affidi a questi luoghi inconsistenti i più reconditi pensieri perchè arrivino a destinazione. I messaggi! Chissà dove finiscono i messaggi che ci scriviamo, chi se li mangia, se ci sia da qualche parte una Bocca Enorme Spalancata che s'ingoia tutte le parole che ci lasciamo sfuggire, anche le più segrete, nella notte, quando è buio, quando ci sentiamo soli, quando crediamo che nessuno pensi a noi nè ci voglia, che l'intera galassia si dimentichi della nostra insignificante esistenza. Dove se ne vanno i pensieri, le idee, i ricordi che vagano a mezz'aria sospesi? Si puo' sapere dove, chi se li prende, cosa ne fa l'universo? Ammesso che qualcosa se ne faccia, di noi, l'universo. Una donna. Improvvisamente vedova. Una routine fatta di chiacchiere al cimitero. E poi la pioggia. Cosa fare? Dove cercare nuovi amici? Il suggerimento di un'

Dolcetti gallesi da "Io prima di te" J.M.

Alle mie spalle il sole stava tramontando dietro il castello di Stortfold, la cui ombra scura scivolava giù dalla collina come cera sciolta per superarmi. Quando ero piccola, immaginavamo scontri a fuoco tra le nostre ombre allungate, trasformando la strada nell'O.K.Corral. In altre circostanze avrei potuto raccontare tutte le cose che mi erano accadute in questa via: quando papà insegnato ad andare in bicicletta senza rotelle; quando Mrs Doherty con la sua parrucca sbilenca ci preparava i dolcetti gallesi; quando a undici anni Treena aveva infilato la mano in un cespuglio disturbando le vespe in un nido ed eravamo fuggite di corsa al castello, urlando per tutto il tragitto. [Foto: LaTarteMaison] BISCOTTI GALLESI di La Tarte Maison 220 g di farina 00 80 g di zucchero semolato ½ cucchiaino di spezie miste o di cannella ½ cucchiaino di lievito in polvere 90 g di burro + un po’ per la padella 50 g uvetta 1 uovo Unire la farina, lo zucchero, le spezie

"Toccare i libri" di Jesus Marchamalo

..la prima visita in libreria equivale ad una dichiarazione d'indipendenza, importante come la prima uscita senza genitori, la prima sbronza o il primo film al cinema. Un libro per chi ama i libri e la lettura. Pieno di temi attuali. Consigli di lettura. Aneddoti. Godibilissimo. Come diceva Borges, non siamo ciò che scriviamo, ma ciò che leggiamo. [jesusmarchamalo] E' venerdì! Il weekend si avvicina! :) Quali letture per questi giorni di relax? Io ho appena terminato "The world according to Bertie" di A. McCall Smith e sto leggendo il seguito: "The unbearable lightness of scones". Titolo-parodia molto interessante! In attesa c'è anche "Questa notte ho sognato la pace" di Dang Thuy Tram. Consigliato dalla carinissima  @viachesiva  :) Buona giornata!!

Londra. Hyde Park. Fiori, anatre e scoiattoli.

Hyde Park è un luogo meraviglioso. Io me ne sono innamorata a prima vista. Siamo partiti dall'entrata accanto al Marble Arch. Progettato dall'immancabile J. Nash per celebrare le vittorie britanniche durante le Guerre Napoleoniche! Subito attratti dallo Speaker's Corner, dove ognuno puo' dire la sua, senza però mai insultare la Regina! ;) Abbiamo proseguito tra viali e giardini fioriti, attraversato il roseto, per poi ritrovarci sulle sponde del lago artificiale, The Serpentine, che taglia in due il parco. Qui si possono affittare pattini e barche a remi per godersi il dolce dondolio delle onde. Non mancano ovviamente anatre di tutti i tipi e colori, alcune più socievoli, altre un po' meno ^^ ma comunque ben integrate con i visitatori. Proseguendo, si incontra il grazioso caffè Lido e, più avanti, in una zona tranquilla e ombreggiata, perfettamente mimetizzata con il paesaggio circostante, la fontana in memoria della Principessa Diana e una grande statua r

Londra. Regent's Park e dintorni.

Ci spostiamo verso Regent's Park (nonostante il cielo minacci pioggia) passando per la trafficata Tottenham Court, su Oxford St. Qui, rimango affascinata dalla quantità inimmaginabile di gente che si accalca qua e là (nulla, scoprirò più tardi, in confronto all'ora di punta di uscita dagli uffici!!) di negozi dalle vetrine coloratissime e dal metodo di ricostruzione e preservazione degli edifici d'epoca. Si. Suona strano, ma è proprio così! ^^

Londra. Bloomsbury tra case georgiane e letteratura.

Bloomsbury è un quartiere pieno di parchi, case georgiane e negozietti meravigliosi. Io mi sono innamorata delle piccole cartolerie, con le vetrine stipate di timbri, carte preziose e libri particolari. Lo stesso vale per le librerie, ce ne sono per tutti i gusti. Alcune dispongono anche di caffetteria. Adoro *-* La zona custodisce anche tesori come il British Museum e l'Univerità di Londra. Entrambi dotati di giardino e possibilità di bere un caffè e riposarsi.

Londra. Stazioni e caffè.

La partenza per Londra è stata un po' concitata. Io, che "..punto la sveglia ma ho un orologio biologico puntualissimo, quindi mi sveglio sempre poco prima che questa suoni" non ho sentito la sveglia. Zero! Dormivo come un ghiro quando, nel panico, sono stata brutalmente svegliata! Per fortuna era tutto pronto, vestiti da indossare per il viaggio inclusi! Purtroppo non ho fatto colazione e, persa nel girovagare, non ho mangiato fino all'ora di pranzo, ma questi sono dettagli! ^^

Pezzi di Me.

Svuotando una vecchia e rottissima borsa ho trovato frammenti di un passato che avevo chiuso dentro ad un cassetto tanto tempo fa. Ho risentito quel dolore allo stomaco provocato dal disamore. La rabbia per le risposte mancate. La necessità di chiarezza e sincerità, per poter mettere la parola "fine", a qualcosa che non era mai stato e non poteva essere. Oggi sorrido a quel ricordo. Un po' dolce e un po' amaro. Il sentimento, di qualsiasi tipo sia, è sempre un tesoro. E l'amore che ti prende lo stomaco come non succedeva da tempo è comunque un dono. Anche se non corrisposto. A causa di quella mia sbandata ho chiuso una storia di anni. Perso un amico. Rivoltato la mia vita da cima a fondo. Mi sono rimessa in gioco. Ho tagliato i rami secchi. Rimosso le foglie morte che coprivano i miei sogni. Si è aperta una breccia. "E' questo quello che desidero?" E ho lottato. Come mai in vita mia. Con le unghie e con i denti. Rischiando tutto

Back Home

Sono tornata. Casa dolce casa? Magari! Casa nel caos! Mentre ero via, gli imbianchini hanno preso possesso di ogni angolo con scale, latte, pennelli e teli di dimensioni inimmaginabili! Aiutooooo!!! Ora, tanto per aumentare il disordine, ci sono la mia valigia, i vestiti stesi, lo zaino da lavare, le guide, gli appunti e gli opuscoli sparsi qua e là.. Ottimo ^^ Caos a parte! Ho ancora negli occhi i colori di Londra. Le persone. I profumi. La vita frenetica e la calma dei parchi. Ho un sacco di foto che sto iniziando a spulciare, e altrettante cose da dire! Non vedo l'ora di iniziare a editare qualche post! Per ora mi destreggio tra il bucato e le visite alle nonne :) Buon pomeriggio ;)

Due. Auguri Parole in Pentola!

Sono già passati due anni da quando è iniziata la mia avventura qui su Parole in Pentola. Due anni in cui molte cose sono successe e molte sono cambiate. Io per prima. Se mi guardo indietro vedo una persona diversa che, un giorno, ha finalmente deciso di metter mano alla tastiera e dare forma alle sue passioni, ai suoi pensieri...a "una stanza tutta per sè". Ultimamente leggo molti blog in cui foodtravelbookfotoequantaltroblogger riflettono sul loro ruolo nel mondo del web. Queste voci sono di quelle con millemila followers, commenti e ingaggi di vario tipo. Ho letto un po' di tutto. Sii umile, usa con parsimonia i tuoi canali, qualità e non quantità.. Un po' consigli. Un po' autocelebrazioni. Io non mi sento una blogger. Ho un blog, è vero. Ma, a pensarci bene, chi non ha mai tentato questa strada, per i più svariati motivi, almeno una volta nella vita? Ci sono un sacco di spazi ormai abbandonati, qua e là nel web. Stanze che hanno ospitato qualcuno,

"Calore e polvere" di Ruth Prawer Jhabvala

Ho ordinato questo libro dopo averne letto la trama su un sito. Non ho trovato nessun commento al seguito, quindi mi son fidata di una bella copertina e di una storia che pareva intrigante. La verità è che sono rimasta molto delusa. Mi sono annoiata tantissimo e l'ho finito giusto per capire dove l'autrice voleva arrivare. Le storie sono due. Parallele. Simili. Praticamente identiche. La narrazione ondeggia tra l'India del 1923 e quella degli anni '70 dove, Anne, si reca, grazie alle lettere scritte da Olivia, prima moglie di suo nonno, negli anni venti del '900. La ragazza, in possesso di qualche indizio, spera di seguirne le tracce e scoprirne il passato, celato da misteri e segreti. Olivia, infatti, ha lasciato il nonno di Anne ed è rimasta in India, senza far più ritorno in Inghilterra. I personaggi non son ben delineati. Non si scava a fondo. Si sa poco di Olivia, quasi nulla di Anne. Quel che più mi ha infastidita è il non capire

Girovagando per Como. Il centro.

Como è una città medievale. Murata. Turrita. Affacciata sullo splendido lago a cui dà il nome. Spesso snobbata a favore di località considerate più caratteristiche e vip ^^ nasconde, invece, tesori inaspettati. [ www.comotourism.it ]

Gin Rickey. Il cocktail dei Fitzgerald.

"Miss Axton affermò con quella sua voce incisiva e magnetica che sì, si era ripresa, e che voleva un gin e selz, e subito per la miseria." [Foto: Food52] Questo che ritroviamo nel libro di Zelda è quello che tutti definiscono il cocktail dei Fitzgerald. Ogni autore ha il proprio. Loro prediligevano questo fresco gin e lime. E li vediamo. Giovani, decadenti e bellissimi a bere a bordo piscina. Come in un flash del Grande Gatsby. Scintillanti. Gin Rickey  per due [di Food52 ] 3 oz di Gin 4 oz di succo di Lime 4 oz di Seltz 1 cucchiaio di Agave 2 spicchi di Lime Menta Mettere tutti i liquidi in uno shaker con il ghiaccio. Shakerare bene. Versare in due bicchieri pieni di ghiaccio. Guarnire il bicchiere con la menta e il lime. ["Lasciami l'ultimo valzer" Zelda Fitzgerald] Inizia il weekend! Divertitevi!

Frittelle di Mais con Raita da "L'ultima fuggitiva" T.C.

Esaminò l'ampia distesa di cibo che aveva davanti: schiere di prosciutti, arrosti, ammassi di purea, grovigli di fagiolini, bisunte frittelle di granturco, torte a perdita d'occhio. Dovette deglutire per bloccare la nausea. Avrebbe pagato qualunque cosa per una focaccina imburrata, del pasticcio di sgombro, una costoletta d'agnello, fragole con la panna...i cibi gustosi eppure raffinati che era abituata a mangiare a casa sua, serviti in quantità discrete, non a mucchi! Alla fine si mise a piluccare l'uva spina da una scodella seminascosta fra quell'accozzaglia di cibarie. FRITTELLE di MAIS con RATIA al CORIANDOLO e MENTA di Ale only kitchen 120 gr di farina di ceci mezzo cucchiaino di lievito (istantano per torte salate) 2 cucchiaini di cumino macinato 2 cucchiaini di coriandolo macinato mezzo cucchiaino di curcuma macinata 1 pizzico di pepe di caienna mezzo cucchiaino di sale 200 gr di mais dolce fresco o surgelato 3 cipollotti affetta

Aria d'estate.

Cenarono in veranda, con la tavola che avevano portato fuori dal soggiorno. La mamma tagliò dei pomodori e del pecorino e il pane che si era fermata a comprare nel piccolo negozio di alimentari del paese prima di arrivare. Mangiarono annusando gli odori della sera. Un maggiolino venne a passeggiare sul tavolo e poi ronzò via alla luce del tramonto. ["I giardini degli altri" Marta Barone] Estate. Cene all'aperto. Cibi colorati. Profumi. Candele accese. Risate. Amo questa stagione. Ho qualche problema con il caldo e le scottature, ma non importa! Ho imparato, fin da piccola, a cospargermi di protezioni dalle gradazioni astronomiche e dalla densità tipica di un buon cemento, indossare magliette e occhiali da sola e prediligere la fresca ombra! Banalità? Provate voi ad essere un pallido Fototipo Zero!? ^^ Hihi Problemi a parte, l'estate è bellissima! Gli amici tirano fuori le griglie e si passano i we a cucinare, mangia

Aspettando Londra!

Settimana prossima sarò a Londra per cinque giorni. Non è la mia prima visita alla capitale del Regno Unito. Ci son già passata durante un weekend delle mie due settimane di vita in famiglia a Oxford. E' stata, ovviamente, una visita troppo breve e troppo guidata! ^^ Quindi, eccoci qui, io e la dolce metà, in partenza per la città della Regina!! *-* Le cose da vedere sono tantissime. I blog che dispensano consigli ancora di più! Le guide consultate pure! Ho voglia di passeggiare, riempirmi gli occhi di meraviglia e scattare un sacco di foto. Mi sono appuntata tutti i mercatini dove scovare cose buone da mangiare e cose belle da vedere! I monumenti, sono di quelli che in foto abbiamo già visto mille volte. Li rivedremo dal vivo ma non voglio focalizzarmi su quelli, voglio una vacanza a misura d'uomo, voglio vivermela a pieno, godermi tutti i sapori, i profumi e i colori. Non ho voglia di correre. Sono consapevole del fatto che Londra è troppo grande per essere vis

"I giardini degli altri" di Marta Barone

"Ogni viaggio" diceva la mamma, "è un ritorno." Oliver non capiva bene cosa volesse dire. Ritorno a cosa? Ritorno dove? Per quello che ne sapeva lui, ogni ritorno era un ritorno, e questo si che aveva senso. Ma quando aveva chiesto spiegazioni lei si era limitata a sfarfallare una mano con aria ispirata. "Anzi" aveva aggiunto come colpita da un'illuminazione, "ogni storia è un ritorno." Questo è un libro per bambini. Ha subito catturato la mia attenzione. Sarà stato il titolo o forse la copertina, non lo so. La Me bambina ha deciso che era il libro giusto per lei :) Ottima scelta. Questo libro profuma d'estate e di campagna. Amicizia e avventura. E' un libro che ti fa sognare. Delicatamente. I protagonisti ti rimangono dentro. Oliver e Nina. La Regina Margot. La grande casa vuota. Un tesoro nascosto. Un segreto. "E' sempre molto difficile entrare nei giar

Polpa di Granchio al Gratin da "Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey" F.C.

"Almina amava le feste ed era piena di energia, da perfetta padrona di casa edoardiana, quando si trattava di organizzare grandi fine settimana a Highclere. La sua passione per i migliori manicaretti francesi ha lasciato un'influenza che è ancora oggi presente nella cucina del castello. Lo chef di Highclere prepara alcuni dei suoi piatti, come il granchio au gratin, con una dose generosa di burro e panna, agnello arrosto in crosta di erbe aromatiche e budini al cioccolato freddi particolarmente ricchi." [Foto: Downton Abbey SerieTv] POLPA di GRANCHIO al GRATIN   da CookEatShare 400 Gr. Polpa di Granchio al Naturale 1 Bic. Vino Spumante 100 Gr. Burro 1 Cipolla 1 Porro 2 Spicchi Aglio Prezzemolo Tritato Basilico Tritato 1 Cucch. Farina Pangrattato Sale Pepe In una padella capiente, meglio se antiaderente, fate fondere 80 gr. di burro e rosolate la cipolla, l'aglio e il porro (prec. puliti, sciacquati con cura e sminuzzati) per ca. 10

L'Egitto di Lord Carnarvon, Howard Carter e Lady Almina da "Lady Almina e la vera Storia di Downton Abbey" F.C.

"Una sera organizzò una cena indimenticabile nel Tempio di Karnak. Requisì tutto il personale del Winter Palace Hotel e lo fece vestire con costumi ispirati alle Mille e una notte. I Carnarvon ricevettero i loro ospiti nel Tempio di Ramses. Lunghi tavoli apparecchiati con tovaglie bianche, bicchieri e posate d'argento erano disposti lungo la camera funeraria. Cibo e vino erano, naturalmente, della migliore qualità. Maspero sedeva a capotavola di una comitiva di egittologi, i Crnarvon presiedevano un altro tavolo. La scena era rischiarata dalla luce della luna e dalle candele e lanterne che Almina aveva disposto in modo da far risaltare la tridimensionalità delle colonne della sala ipostila. A fine pasto, si recarono tutti sulle rive del lago sacro e contemplarono in silenzio la vista mozzafiato prima di tornare al Winter Palace. Poi il personale rimosse ogni traccia dell'evento. Era come se la festa fosse stata una visione evocata da un genio delle Mil

Peperoni Fritti da "Il bacio del pane" C.A.

Erano i primi giorni d'agosto. Nel cielo senza rondini il sole sprigionava una luce biancastra che lo rendeva invisibile. Dalle finestre aperte si diffondeva l'odore dei peperoni fritti e nei giardini i fichi nivurelli maturavano a vista d'occhio. PEPERONI FRITTI calabresi di Creare in Cucina 1 kg peperoni rossi e carnosi 500 gr pomodori maturi mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva  sale Lavare i peperoni e tagliarli a strisce di 3cm circa. Versare l'olio in una padella e scaldarlo. Versare in padella poche strisce di peperone per volta. Cucinarli finchè non risultano morbidi e conservarli su un piatto da portata. Eliminare metà olio di cottura. Tagliare i pomodori a cubetti. Passarli in padella come fatto in precedenza con i peperoni per circa 5 min. Aggiungere i peperoni. Cuocere il tutto per almeno 10 min. a fuoco lento.  ["Il bacio del pane" di Carmine Abate]

Porridge alla Cannella da "Ai piani bassi" M. Powell

"A sette anni ho capito, in un certo senso, qual era il mio posto nel mondo. Mia madre usciva di casa prestissimo per andare a fare le pulizie: io ero la figlia maggiore, quindi toccava a me dare la colazione ai piccoli. Intendiamoci, non c'era bisogno di cucinare niente. Mai che ci fossero uova e pancetta, e i cereali erano roba inaudita. D'inverno mangiavamo il porridge, d'estate pane e margarina con un'ombra di marmellata, se per caso ce n'era.   Potevamo mangiarne tre fette, non di più. E poi preparavo il tè, un tè leggerissimo fatto con quella polvere che si chiamava -scopatura- la meno cara che c'era - e dopo sparecchiavo, lavavo le tazze e mi preparavo per andare a scuola." PORRIDGE alla CANNELLA by  Chefperpassione 1/2 tazza di fiocchi d'avena 1/4 tazza di acqua 1 tazza di latte (io ho utilizzato latte fresco parzialmente scremato) cannella in polvere e qualche uvetta n.b.: la tazza con cui misuro gli

La bellezza di un fiore di Passiflora

Meraviglia.

"L'armadio dei vestiti dimenticati" di Riikka Pulkkinen

Le relazioni umane sono come boschi fitti. O forse le persone stesse sono boschi, nei quali si aprono molti sentieri, a ritmo serrato;  sentieri destinati a restare ignoti a molti, che si manifestano per caso a coloro che trovano a passare in quel momento. Questa è la storia di una famiglia. E di un segreto. Elsa. Moglie. Madre. Nonna. Una malattia incurabile. E un peso sul cuore. Quando avviene che i famigliari diventano specchi in cui si prova dolore a guardarsi? Un giorno, a causa di un vecchio vestito indossato per gioco, rivede nella nipote il fantasma di una donna che un tempo era parte della famiglia. Una ragazza che si occupava di sua figlia Ella. E aveva catturato il cuore di suo marito. Eeva. Una ragazza che ha segnato le loro vite in modo indelebile. Inizia così il racconto di Eeva. E quello di Anna, nipote di Elsa. Due ragazze che hanno molto in comune. Primo fra tutti un cuore spezzato. &q

Bagel per il brunch domenicale da "Le lettere segrete di Jo" G.D.

Fee era nata e cresciuta in America e pur avendo trascorso a Londra, molto felicemente, la maggior parte della sua vita adulta, c'erano ancora certe abitudini americane che non l'avrebbero abbandonata fino al giorno della morte. Una di queste era la tradizione del brunch domenicale, un appuntamento allegro e movimentato intorno alla tavola della cucina accogliente, piena di libri di ricette spiegazzati, foto incorniciate e mazzi di fiori infilati qua e là in barattoli di marmellata e bottiglie del latte, durante il quale famigliari e amici andavano e venivano servendosi bagel e formaggio cremoso, salmone affumicato e uova strapazzate, e da non molto - da quando Fee aveva ceduto al fascino di Ottolenghi in Upper Street - una varietà  di insalate e contorni pronti a completare il banchetto. 12 Bagels di   CiboAmericano 750 gr di farina manitoba 1 bustina lievito istantaneo per pizze/torte salate 1 cucchiaio di sale 395 ml di acqua tiepida 2 cucchiai di