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Pigiama computer biscotti - Alberto Madrigal

Se c'è una cosa che Alberto Madrigal e le sue storie sanno fare, questa è toccare corde profonde ed emozionare. È stato così con ognuno dei suoi lavori precedenti e questo non poteva esser da meno. Io non ho figli ma in queste pagine ho sentito addosso tutto il concentrato contrastante di emozioni, dubbi, gioie e paure che stavano vivendo i protagonisti. È quanto di più sincero si possa leggere su un cambiamento così grande e duraturo. Lieve ma potente, ti si posa sul cuore come una coperta, profuma di casa, famiglia e futuro. Splendido. sfoglia il libro con me↲

"Un lavoro vero" di Alberto Madrigal

Ho trovato un lavoro vero. Senza cercarlo. Otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì, in una ditta che fa i videogiochi per facebook. Mi pagano molto bene. Un ragazzo. Un sogno. Un viaggio. Un lavoro vero. Una passione accantonata che reclama i suoi spazi. Gli amici. Gli errori. I consigli. La svolta. A colpi di like. Perchè da qualche parte bisogna pur iniziare! Una storia che si srotola tra le pagine. Delicata nei tratti e nei colori e potente nei significati. Una storia vicina alle storie di molti giovani. Una storia vera. Esistono ancora dei "lavori veri"? In questo particolare momento storico e culturale, in questi anni di precariato e contratti indeterminati che possono essere stracciati sotto il naso senza la necessità di grandi preavvisi. Qui dove la flessibilità, la proattività e la capacità di una visione a 360° fanno di noi degli acrobati che manco il Cirque du Soleil, capaci di assemblare lavori part-time, s...

Gioia. Tweet. Va tutto bene.

Sorrido. Grazie.

"Va tutto bene" di Alberto Madrigal

Ho letto questa graphic novel durante un viaggio in treno. Ho sorriso, pianto silenziosamente, asciugandomi con il fazzoletto di carta stropicciato che avevo nella tasca del cappotto da chissà quanto, tutto per non farmi notare dagli altri passeggeri, lo sguardo fisso sul libro o rivolto al panorama. "Va tutto bene" parla di noi. Ognuno di noi. Parla di questo momento, del qui ed ora. Sara con i suoi progetti per un lavoro che possa conciliare la sua voglia di indipendenza e quella di dare corpo e forma a idee innovative. Daniel che rimane senza lavoro. Eva che desidera un figlio, una famiglia. Steve che farfalleggia qua e là rimanendo sempre solo, nonostante le foto, nonostante conosca un sacco di gente. Ognuno coltiva dei sogni, delle preoccupazioni e in fondo in fondo ha un progetto, un desiderio fortissimo che si fa strada rendendo la vita quotidiana, un lavoro noioso, la mancanza di un lavoro o di certezze, un ostacolo che pesa sul cuore e sul futur...