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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

"Agnes Grey" di Anne Bronte

Anne Bronte è la più piccola delle tre sorelle e forse la meno famosa, nonostante il suo libro, all'epoca della pubblicazione sotto falso nome, sia stato uno dei primi ad essere accettato dagli editori. La storia è in gran parte autobiografica.  Anne lavorò come governante in diverse famiglie, trovando spesso ostilità e freddezza, allievi viziati e genitori annoiati e disinteressati; così Agnes si ritroverà in situazioni analoghe che l'aiuteranno a crescere e a leggere i comportamenti degli altri in modo sincero e acuto. Il cuore colmo di desideri, le profonde malinconie affidate solo ai pensieri e la voglia di uno spazio dove accrescere se stessa senza il soffocante giogo dei vizi altrui, la renderanno subito una piacevole compagnia per il lettore. Agnes è una ragazza assennata e diligente, attaccata alla famiglia e dedita al lavoro, ma come ogni ragazza della sua età, cova in fondo al cuore il desiderio di un amore appagante e gioioso, travolgente ma si

Liebster Award Nomination

Eccomi qua, reduce da un periodo leggermente caotico ma con una promessa da mantenere. Tempo fa Giulia  di Il diario dei libri mi ha taggata nella Liebster Award Nomination, cosa per la quale la ringrazio moltissimo. Non ho mai ricevuto tag e vivo un po' fuori dai percorsi di blogtour e simili, di conseguenza ho apprezzato particolarmente il suo pensiero. Grazie. Iniziamo dalle basi: come funziona? - il blog nominato deve rispondere a 11 domande sul post correlato alla nomination - nominare altri 11 blog e porre altrettanti quesiti - informare i blogger nominati Ed ecco le domande con relativa risposta  ⬇ 1) Quando nasce il tuo blog e per quale motivo hai deciso di aprirlo? Paroleinpentola nasce nel giugno del 2012. Era da tempo che desideravo uno spazio nel quale parlare delle mie letture in libertà e un giorno mi ci sono messa. Ho pensato di unire alla mia passione per la lettura, quella per la cucina, creando così un mix di recensioni libri e ricette abbinat

"Lo straordinario viaggio di Edward Tulane" di Kate di Camillo

Questa è la storia di Edward Tulane. Un coniglio di stoffa e ceramica, elegantemente vestito, inquilino di una bella casa nel centro di Londra, ammesso alla tavola dei padroni di casa e accudito dal risveglio al momento di andare a dormire, con le coperte rincalzate ad arte. Edward è un coniglio raffinato. Possiede un orologio da taschino che segna il momento esatto in cui la bambina, tornado la scuola, lo coinvolgerà in tutte le sue attività casalinghe. Tutto sotto l'occhio vigile di Pellegrina, la nonna, che vede oltre la stoffa e la ceramica e conosce il segreto del cuore di Edward. Un segreto che lo porterà lontano da casa. Edward partirà con Abilene e i suoi genitori per un viaggio in nave. Un viaggio avventuroso per il quale gli è stata preparata un'apposita valigia. La bambina non vede l'ora di salpare ma non sa cosa il destino avrà in serbo per lei.... e per Edward ovviamente. Un tuffo negli abissi.

Eccomi!

Buongiorno a voi. Non sono sparita e non ho smesso di leggere, anzi, ho solo avuo qualche giornata piena e pesante. Giovedì abbiamo avuto problemi al lavoro, il palazzo dove sorge il negozio ha subito gravi danni a causa di un incendio e di conseguenza siamo stati coinvolti anche noi. E' iniziato così il mio peregrinare e di conseguenza anche quello dei colleghi, in attesa di buone nuove. Si sa che fuoco ed acqua creano enormi danni e noi ce li siamo beccati entrambi, quindi con pazienza gireremo altri negozi in attesa di novità. Tutto questo ha portato incubi, mancanza di sonno, intolleranza verso l'umanità, per due o tre giorni. Oggi sono di riposo e finalmente ho dormito dodici ore senza il minimo accenno di fantasiose attività cerebrali notturne. La verità è che ho trovato io il disastro, insieme ad una collega, e la sensazione è stata un po' come quella di vedersi distrutta la propria casa. Ora mi rendo conto di cosa hanno provato quelli che si son visti ruzzola

"Woody" di Federico Baccomo

Mio nome Woody. Miei anni: quasi tre. Mia razza: basenji. Woody: sa bene  perchè Padrona: dice sempre  quando persone: chiedono . Ma che bel cane, come si chiama? Woody. Ma che bel cane, quanti anni ha? Quasi tre. Ma che bel cane, di che razza è? Basenji. Ma che bel cane: eccomi, proprio me!  Padrona: no basenji, Padrona: femmina umana. Ventidue anni. Buona, brava. Woody: da tre giorni senza Padrona. Inizia così la storia di Woody, con l'allontanamento dall'amata Padrona. Woody racconta, ricorda e spiega. Non usa metafore, non ha filtri, quello che vede e vivi è ciò che racconta al lettore. La storia di Woody è la storia di Laura che un giorno si innamora dell'uomo sbagliato. Un uomo che perderà la percezione della realtà e anche quella dell'amore. Woody assiste e il suo racconto è straziante ma così vero da non lasciare scampo. Leggere questo libro mi ha fatto pensare ad episodi sentiti

"Le avventure del Topino Despereaux" di Kate di Camillo

C'era una volta...  un topo molto, molto piccolo. Incredibilmente piccolo. E c'era una bella primcipessa umana di nome Pri. Successe che il topo fu scelto dal destino per servire la principessa,  onorarla e salvarla dalle tenebre di una spaventosa segreta. Questa è una storia di grande coraggio. I protagonisti sono piccoli o difettosi, pieni di sogni e aspettative. Alcuni buoni, altri un po' meno ma tutti desiderosi di cambiare il proprio destino o quello della persona amata. Questa è una fiaba, intrisa di fiducia e speranza. Una luce nei momenti bui, un filo a cui aggrapparsi per cercare il bello in ogni cosa, per superare i propri limiti e trovare la libertà o semplicemente la pace. Despereaux e Chiaroscuro sono due protagonisti indimenticabili.  Vi faranno ridere, commuovere e guardare al mondo e ai piccoli esseri che lo abitano, in modo completamente diverso. Da leggere prima di addormentarsi  🌙   ☕

Torta al cioccolato e noci

Simon stava già assaporando il momento del suo ritorno a casa: avrebbe smontato la gru che aveva costruito col Meccano durante le ultime vacanze e avrebbe iniziato il ponte girevole che Dawson diceva di aver già fatto (Polly lo avrebbe aiutato a demolire la gru, ma non a costruire il ponte),  e poi la torta al cioccolato e noci con sopra le violette per merenda, e sua madre avrebbe fatto in modo che ci fosse una noce sulla sua fetta... ["Gli anni della leggerezza" E.J. Howard] Torta morbida di cioccolato e noci di   arabafeliceincucina 3 uova 100 g di burro 100 g di cioccolato fondente 120 g di gherigli di noci 1/2 bustina di lievito per dolci Latte 150 g di zucchero semolato 100 g di farina Zucchero a velo Tritare grossolanamente le noci. Sciogliere a bagnomaria o su fuoco bassissimo il cioccolato con il burro. In una ciotola mescolare farina, zucchero, cioccolato e burro fusi ed intiepiditi ed i tuorli. Sciogliere quindi il liev

Cucina #workinprogress

Eccola qui, in una delle sue prime apparizioni che tanto mi ricordano il primo incontro. Quel pomeriggio in cui, a furia di rompere al Metà, sono riuscita a convincerlo a farci prenotare una visita nella casa che ora è la nostra. Sapete già del colpo di fulmine con la casa e bla bla bla... ma forse non sapete quanto io ci tenessi ad avere una cucina che fosse tale e non uno spazio condiviso con il salotto.  Io amo cucinare e questo blog, a metà tra cucina e libreria, è una prova di questa passione che mi permette di riunire amici e famiglia attorno ad un tavolo e di viziare chi ha deciso di condividere una casa con me. Le case nuove, raramente hanno spazi dedicati alla cucina, quelle vecchie (vissute o "usate" come abbiamo iniziato a definirle io e il Metà) invece hanno spazi più ampi e cucine che possono ospitare perfino un bel tavolo. L'unico difetto della nostra eran le piastrelle, di un color beige (o "pulce" come lo ha definito mia mamma!

Tweet d'autore #AndrewNicoll

Sorrido :)

"La vita segreta e la strana morte della signorina Milne" di Andrew Nicoll

“«John Fraser» disse. «Temo che ci sia qualcosa che non va proprio per niente con la signorina Milne, su a Elmgrove.» Tolsi la sua mano dalla mia manica. «Perché dici una cosa del genere?» domandai. «Perché ogni giorno attraverso il suo cancello tre o quattro volte, scendo i gradini che portano al giardino sul  retro e lì fissata al muro c’è una cassetta di ferro dove devo infilarle la posta. Ebbene, sono tre settimane che non viene svuotata. Quella cassetta è piena zeppa. Dubito che riuscirei a infilarci anche solo un altro foglietto di carta.” Nicoll ci regala un giallo d'altri tempi. Meravigliosa l'accurata caratterizzazione dei personaggi, i paragoni che li proiettano davanti ai nostri occhi con pregi e difetti. La narrazione è scorrevole, la trama intriga e trascina pagina dopo pagina. Un giallo alla vecchia maniera e un investigatore che amerete dalla prima all'ultima riga. La storia prende spunto da fatti realmente avvenuti e questo