Il cibo era nell'anima della Sicilia, nell'anima di lei.
Ai suoi tempi, c'erano pochi libri di cucina.
Le ricette si tramandavano di madre in figlia; quella era la vecchia maniera, la migliore.
Avrebbe fatto la stessa cosa.
Avrebbe iniziato con la caponata.
Era un concetto più che un piatto; ogni cuoca aveva la sua ricetta.
Era meglio prepararla un paio di giorni prima di mangiarla, per dare modo ai sapori di fondersi.
Taglia a cubetti le melanzane e soffriggile nell'olio d'oliva.
Scotta il sedano.
Rosola le cipolle.
Aggiungi aceto di vino rosso e zucchero.
Butta le olive.
Riscalda la salsa di pomodoro.
Aggiungi le verdure.
Fai raffreddare.
Cospargi di menta e basilico.
Agrodolce.
Caponata di verdure da Ingegno in cucina
2 melanzane lunghe
4 zucchine ben sode
1 peperone rosso o giallo
prezzemolo basilico
150 gr di olive nere denocciolate
sale
pepe
1 cipolla media
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di aceto di vino
1/2 cucchiaino di zucchero
Olio extravergine d'oliva
4 zucchine ben sode
1 peperone rosso o giallo
prezzemolo basilico
150 gr di olive nere denocciolate
sale
pepe
1 cipolla media
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di aceto di vino
1/2 cucchiaino di zucchero
Olio extravergine d'oliva
Tagliare le zucchine a julienne privandole della polpa bianca interna.
Tagliare le melanzane a cubetti.
Tagliare il peperone a pezzetti privandolo dei filamenti bianchi interni.
Ridurre le olive nere a rondelle.
Tritare finemente la cipolla e con questa preparare in una padella il soffritto per le zucchine. In due altre padella scaldare l'olio con l'aglio privato dell'anima interna.
Aggiungere in ogni padella la verdura mondata e far rosolare un po', quindi abbassare la fiamma e far stufare aggiungendo se necessario un po' d'acqua calda.
Quando le verdure saranno giunte a cottura, salare e pepare, quindi unirle in un'unica padella dove si andrà ad aggiungere lo zucchero e l'aceto. far evaporare pochi minuti quindi spegnere il fuoco ed aggiungere le olive, il prezzemolo ed il basilico.
Si consiglia di prepararla il giorno prima e di toglierla dal frigorifero una mezzoretta circa prima di gustarla.
["La villa degli aranci fioriti" Juliet Hall]
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