Ding il capoccione scoppiò a ridere: "Eh no, una volta che è rotta, la testa non si riaggiusta più! Voglio solo parlarati di uno strano fenomeno fisiologico: il gusto dei borghesi e quello dei proletari sono assolutamente uguali. I borghesi dicono di preferire i gamberi saltati alla carne con i cavoli, ma anche i proletari, appena arrivano a gustarli, subito approvano con un cenno del capo. E se si ritrovano qualche soldo corrono a mangiarli, mentre tu ti ostini a riempire di carne salata coi cavoli la bocca della gente: tutto sommato sono stati gentili se non ti hanno dato una martellata in testa!"
Mescolare 1 cucchiaino di farina di mais e 60 millilitri d’acqua.
Aggiungere 1 albume d’uovo, 1/2 cucchiaino di zucchero e 1/4 di cucchiaino di sale.
Mescolare bene e condire con questa miscela 750 grammi di gamberetti di grosse dimensioni già puliti.
Scaldare nel wok 1 cucchiaio di olio e farvi saltare per 1 minuto 50 grammi di taccole precedentemente spuntate e tagliate a tocchetti, con 1/4 di cucchiaino di sale e un pizzico di zucchero, poi toglierle dal fuoco e tenerle in caldo.
Scaldare 1 cucchiaio di olio nel wok e farvi saltare per 1 minuto i gamberetti, aggiungere 4 spicchi d’aglio sbucciato, 1/2 cucchiaio di zenzero grattugiato e mescolare bene.
Unire poi 1/2 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di vino di riso (o di saké), 1 cucchiaio di brodo di pollo e 2 cucchiai di ketchup.
Fare saltare per 5-6 minuti, finché i gamberetti non risultano cotti, poi unire le taccole, rimestare con cura e servire subito.
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