"L'Atelier dei miracoli esplora la forza dell'intenzione, ma che quella della benevolenza, della condivisione e dell'aiuto reciproco. E pone queste domande: fino a che punto ci si puo' spingere per aiutare gli altri? Con quale diritto decidere della loro felicità? Si aiutano gli altri per aiutare se stessi? Ma, soprattutto, ho voluto far vedere che è sempre possibile andare avanti, svelarsi, elevarsi, anche se questo ha un prezzo.
Siamo noi gli artefici del nostro miracolo."
VTC
Un libro molto particolare, inaspettato nel suo evolversi.
Spunto di riflessione sul labile confine che separa bene e male, lecito e illecito, manipolazione e aiuto disinteressato.
Nulla accade per caso all'Atelier.
Chi entra viene condotto per mano da una guida sicura, aiutato a superare traumi, paure e fantasmi del passato.
Uomini e donne nuove, si affacciano al mondo con la sicurezza di potercela fare. Sopravvissuti ai mali che li avevano condannati ad una vita solitaria e difficile.
Un sistema rodato, preciso e infallibile. O quasi.
A volte, persino i più grandi manipolatori, incontrano qualcuno in grado di manipolarli. E' la vita, quella vera, che sfugge al controllo e riprende il suo corso.
"Volere vuol dire sollevare paradossi."
A. Camus
Mi è piaciuto, nel suo complesso, ma ho trovato che la fine fosse scritta di fretta. Tutto si evolve e si conclude in poche paginette :/
RispondiEliminaE' vero! Ci son dei mezzi riferimenti a fatti che non vengono approfonditi e poi "vissero tutti felici e contenti"..
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