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"Il profumo del caffè" di Anthony Capella







Come sapete, lavoro nel mondo del caffè.
Non posso dire di essere un'esperta, ma qualcosina so e soprattutto amo profondamente le storie, i profumi e tutto ciò che gira intorno ad una delle bevande più bevute al mondo. Putroppo non ho mai camminato nelle enormi e rigogliose piantagioni, non ho mai immerso le mani in sacchi pieni di drupe rosse e gialle, non ho mai assistito alla tostatura e alla preparazione di ruvidi sacchi di chicchi scuri.
Per fortuna l'immaginazione non mi manca e nemmeno le possibilità di effettuare meravigliosi viaggi guidata dalle pagine di un libro o da qualcuno che mi descrive il mondo racchiuso nella tazzina di caffè che sto degustando.

Forse anche per questi motivi, penso che questo libro sia un piccolo gioiello.
Per la bibliografia ricca di ghiotti spunti per l'appassionato e per la storia, i dettagli tecnici che sparge qua e là, rendendoli familiari anche al lettore/degustatore inesperto.

La storia si srotola sul filo che collega città sparse per il mondo.
Tazzina dopo tazzina, chicco dopo chicco la trama si infittisce e ci travolge.
Robert ed Emily ci conducono nei meandri dei sapori e dei profumi nascosti dentro a scrigni di mogano trasportati da viaggiatori per navi, cammelli e foreste equatoriali.

Ritroviamo parti di noi, ricordi e stimoli.

Il viaggio sulla rotta del caffè è intrigante e pericoloso, così come i moti del cuore che spingono alla deriva o accolgono in porti sicuri, chi vi si affida.



Una lettura piacevolissima, da accompagnare ad una tazza di caffè.
Una tazza ricca di aromi e storie dimenticate.




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