Meno Sette.
Sette giorni alla partenza.
Treno.
Valigie.
Io e Te.
Tu alto e riccio.
Io colorata e testa gialla.
Ho deciso che quest'estate viaggeremo leggeri.
Più del solito.
La voglia di lasciare a casa i pesi.
Tutti.
Quelli delle cose e degli eventi.
Si ripercuote sui bagagli.
Ci aspettano Napoli.
La pizza.
I panorami.
I misteri.
Le viuzze.
Poi Ischia.
Coccole finalmente.
Di solito non restiamo più di una notte nello stesso posto.
Questa volta sono addirittura sei le notti incriminate.
Passeggiate.
Mare.
Giardini segreti.
Paesini di pescatori.
Cibo.
Sonni rilassanti.
Non vedo l'ora.
Non vedo l'ora di togliere scarpe e tailleur.
Sciogliere i capelli che il lavoro costringe in trecce e chignon.
Dimenticare il treno del mattino.
E pure quello della sera.
Le corse, i ritardi, le soppressioni.
Chiudere fuori dal finestrino i pensieri.
Quelli di questo ultimo, faticosissimo periodo.
Guardare avanti.
Ricominciare a sognare il nostro nido.
Immaginare in infinite conversazioni i colori e le forme.
Aprire porte e chiudere finestre.
Rivedere le prospettive.
Spostare appena appena un dettaglio per trovare la perfezione.
Quella che non esiste.
Quella che non ci appartiene.
Io un caos con i capelli lisci.
Tu un quadrato con una nuvola riccia in testa.
Non vedo l'ora di sentire il profumo del mare.
Il sale sulla pelle.
La sabbia tra le dita dei piedi.
Ho persino comprato un costume.
Rosa. Superfluorescente.
L'avreste mai detto?
Forse no.
Eppure.
Eppure mi sta bene.
Sa d'estate e di felicità.
E io ne ho infinitamente bisogno.
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