Islanda.
Terra fredda, battuta da venti, pioggia e neve.
Reykjavik.
Caffè Reykjavik.
Profumo di caffè e biscotti, cortesie e sorrisi.
Clienti abituali e gente di passaggio.
Una scacchiera. Bianchi e Neri.
Scacco matto.
Quattro donne.
Karen, Silja, Mia e Hervor.
Destini diversi, vite agli antipodi.
Crolli. Cambiamenti.
Nuovi inizi.
Caffè consolatori, caffè a letto, caffè con il sorriso o bagnati dalle lacrime. Si puo' vivere nella stessa città senza mai incontrarsi. Ci si puo' invece sfiorare, scontrare, rincontrare. Si possono ricucire un cuore e anche una mano, la testa dopo una caduta, un'amicizia e un amore ostacolato. Si puo' partire, tornare, aspettare.
Si puo' ricominciare.
Sempre.
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