4 triglie dall'occhio di triglia
200 gr di calamaretti
200 gr di gamberetti
4 alici
200 gr di baccalà
farina
olio per friggere
Pulite il pesce e mettetelo in un colapasta.
Passatelo nella farina, scuotetelo leggermente per toglierne l'eccesso e buttatelo nell'olio bollente.
Lasciate friggere per qualche minuto a fiamma vivace fintanto che non sia ben cotto, quindi ritiratelo con un mestolo forato e asciugatelo su un foglio di carta da cucina.
["Ricette Umorali" Isabella Pedicini]
L'autrice accompagna la ricetta ad una forte repulsione per l'operazione di frittura, quella che impregna capelli, casa e amici per giorni e giorni.
Io non ho mai fritto il pesce in casa.
La frittura per me è un piatto da vacanza. Uno di quelli che vanno gustati ancora caldi, in riva ad uno specchio d'acqua, salata o dolce che sia. Mi piace dividere un megafritto con i colleghi, dopo interminabili riunioni serali, in un ristorantino gestito da napoletani a pochi passi dal negozio. Mi piace il misto ma amo gli anellini! Mangerei quintali di anellini, croccanti fuori e morbidi dentro, come nelle migliori tradizioni!
Buon fritto!
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