"Discorso poetico ma poco carino nei miei confronti: a parte il fatto che sarei il tuo fidanzato, e che da qualche parte contribuirei al tuo senso di saturazione, accennare ad un "pasto indigesto" mentre sto amorevolmente cucinando per te...
Vedrai, dopo aver assaggiato i miei spaghetti alla Norma cambierai idea."
SPAGHETTI alla NORMA di GialloZafferano
Due Spicchi d'Aglio
Basilico fresco
Due Melanzane
Cinquecento Grammi di Pelati
Duecento Grammi di Ricotta Salata
Olio Extravergine di Oliva
Pepe
Quattrocento Grammi di Spaghetti
Lavare le melanzane e spuntarle.
Tagliare le melanzane a fette di un centimetro.
Mettere le fette in un colapasta.
Alternare gli starti con il sale grosso per farle spurgare.
Mette al di sotto un piatto.
Coprire con un piatto sul quale appoggiare un peso.
Lasciare a riposare per un'ora.
Mettere l'aglio e l'olio d'oliva in un tegame.
Far dorare per qualche secondo.
Aggiungere i pelati.
Passare il sugo ben cotto con un passaverdure e lasciarlo addensare dopo averlo salato e aver aggiunto il basilico spezzettato.
Sciacquare e asciugare le melanzane.
Friggerle in abbondante olio d'oliva.
Toglierle quando son dorate e ben cotte.
Metterne da parte dodici fettine tra le piu' belle e affettare le altre.
Mettere a bollire dell'acqua ben salata per la pasta.
Grattugiare la ricotta salata.
In una padella capiente, mettere: metà del sugo e le melanzane tagliate a listarelle.
Quando la pasta è cotta e scolata, unirla al sugo.
Farla saltare qualche secondo.
Metterla nel piatto e guarnirla con un po' di sugo, qualche fettina di melanzana, un po' di ricotta grattugiata e foglie di basilico.
La pasta è originaria del Sud e pare che debba il nome al commediografo catanese Nino Martoglio, il quale, davanti ad un piatto di pasta così preparato avrebbe esclamato: "E' una Norma!", facendo riferimento all'opera di Bellini e paragonandola ad essa.
Buon appetito :)
Buona Estate!
Sicilia...stiamo arrivando!!!
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