"Tutta la mia vita è stata memoria, memoria da tramandare; è questo che cerco di fare con i giovani. E memoria letteraria, memoria da non banalizzare, senza pathos. Una memoria universale, da non frammentare in memorie diverse per ogni singola comunità. Non permettere che la memoria sia strumentalizzata a fini commerciali o politici; questo è il mio impegno.
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Molte responsabilità non sono ancora state chiarite: il ruolo che hanno avuto la gendarmeria, la polizia, le Ferrovie dello Stato. Non ci si puo' accontentare della giustificazione "Eseguivamo gli ordini". Se ho qualcosa da trasmettere ai giovani che incontro è proprio la capacità di dire NO, di disobbedire agli ordini quando sono ingiusti."
[La valigia di Irene Nemirovsky]
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