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"Ogni piccolo pezzo" di Stefano Simeone





Ogni piccolo pezzo ha una trama molto bella e una grafica strepitosa. Appena l'ho aperto sono rimasta incantata dai tratti e dai colori. Ho amato ogni singola tavola, in particolare quelle dai colori caldi e pastello. Ci sono anche dei piccoli inserti che sembrano dipinti ad acquerello su carta da disegno ruvida. Meraviglia. Ovviamente c'è anche un lato della medaglia del quale non vorrei parlare ma che mi tocca affrontare. A me questa storia non ha trasmesso nulla. Zero. Calma piatta. Non ho pianto, ho sorriso qua e là ma non ho provato niente di particolare. Una bella storia, bellissimi disegni al punto che presi singolarmente, estrapolati dal loro significato, riescono a trasmettermi più di quel che il passaggio di trama mi sta offrendo, ma nessuna emozione forte. Quello che mi piace delle graphic novel è che solitamente mi stravolgono dal profondo.. sarà il connubio immagine/parola, non lo so, ma difficilmente mi lasciano così indifferente dal punto di vista emotivo.
E a questo punto mi sorge una domanda: sono io che non ho compreso appieno? O la storia è lontana dai miei orizzonti emozionali e quindi non mi ha toccata ma voi l'avete sentita vicina?

Aspetto le vostre opinioni 📧📬












Questo fumetto fa parte della collana "Le città viste dall'alto" come una delle mie ultime letture "La generazione" di Flavia Biondi (la recensione uscirà settimana prossima!!) e letture meno recenti: "Fermo" di Sualzo, "Finisco di contare le mattonelle" di Elisabetta Romagnoli e "Un lavoro vero" di Alberto Madrigal.

















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