Narra la leggenda che la mia bisnonna Morrison fissò un leggio al suo arcolaio
in modo da poter leggere mentre filava.
E un sabato sera si lasciò tanto prendere dal libro che quando alzò gli occhi scoprì che era passata mezzanotte e lei era andata avanti a lavorare per mezz'ora nel giorno del Signore.
A quei tempi, contava come peccato grave.
Non racconto questa piccola storia di famiglia a caso.
Di recente sono giunta alla conclusione che la bisnonna e il suo leggio hanno parecchio sulla coscienza.
Il mio approccio a questo libro è stato abbastanza leggero, l'ho acquistato su una bancarella attirata dall'immagine di copertina e dall'ambientazione.
E' stata una sorpresa scoprire una storia profonda, piena di sentimenti e di verità, senza essere stucchevole o melensa.
Quella che leggiamo è la storia di Kate, della sua famiglia, dell'amore per il sapere e per una terra un po' sperduta, ma piena di ricordi e meraviglia.
Kate è una protagonista che non si fa amare, ha una famiglia che vede poco e verso la quale nutre un profondissimo amore ma anche la necessità di allontanarsi sempre più, un fidanzato al quale non sta dando la possibilità di vedere oltre l'accademica dotata e la ricercatrice brillante che è e un piccolo appartamento soffocante che non ha nulla a che vedere con la casa della sua infanzia e l'apparente assenza di confini dei boschi tra i quali è cresciuta. Il mondo interiore di Kate spinge per uscire e Daniel fa di tutto per incrinare la dura corazza che si è costruita negli anni. Il risultato è un racconto meraviglioso e denso di emozioni che attraversa intere generazioni e guarda al futuro di una famiglia dalla quale Kate ha preso le distanze. Sono pagine piene di sentimenti, passione, dedizione e speranza.
E' un racconto che mi ha sorpresa,
mi ha colta impreparata e travolta.
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