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"Il Gruppo" di Mary McCarthy




"Allora eravamo troppo disumane.
Preferisco non pensarci.
Le ragazze sono brutali.



Il gruppo mi ha stregata. La scrittura della McCarthy è ipnotica nel raccontare con dovizia di particolari le vite delle ragazze protagoniste. Non vengono espressi giudizi, la narrazione è piena di dettagli e spazia da una vita all'altra approfondendone maggiormente alcune. Entriamo nelle case, nei cuori e nelle menti delle protagoniste, ascoltiamo i loro discorsi ed i pettegolezzi, siamo delle piccole mosche, presenza discreta in grado di osservare anche il minimo battito di ciglia.
Non ho sviluppato un particolare attaccamento per nessuna delle ragazze. Tutte hanno una forte caratterizzazione e un preciso ruolo nel Gruppo, sono presenti tutte le sfaccettature che compongono l'animo femminile e definiscono le dinamiche tra amiche.

Uscite dal prestigioso Vassar College (luogo esistente, frequentato anche dall'autrice - da qui le polemiche con le ex compagne) le ragazze si tuffano nella vita reale tra matrimoni, studi universitari, lavori retribuiti, beneficenza e passatempi da mogli annoiate. I mariti, gli amori, la vita sessuale e l'emancipazione di queste giovani donne si scontrano con l'educazione ricevuta, il giudizio delle altre e la morale dell'epoca.

I sogni, le speranze, le aspettative e i doveri borghesi collidono con la realtà di un periodo storico di grande cambiamento economico, storico e sociale. Ogni ragazza trova il proprio posto nel mondo ma nessuna sembra davvero felice, nessuna sembra aver raggiunto a pieno quello che si era prefissata come obiettivo e la sensazione è quella di veder tarpate le ali di ragazze promettenti che però han deciso di fermarsi ad un passo dalla svolta decisiva.

La penna dell'autrice ci guida magistralmente tra le pieghe nascoste della vita del Gruppo, rivelando uno spaccato interessante e coinvolgente sulla figura femminile in un'epoca di cambiamento.






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