Tra i racconti letti finora, questo è quello che meno mi ha colpita e coinvolta. E' estremamente breve, giusto un paio di pagine, ma i nomi, i fatti e i cambiamenti sono parecchi e incalzanti.
La storia è quella del brigante Kirgiali, della sua ascesa, cattura e incredibile liberazione. Kirgiali è un mascalzone ma non suscita nel lettore la stessa vicinanza di Pugaciov (vedi "la figlia del capitano") o dell'astuto Dubrovskij, nell'omonimo racconto.
La narrazione non lascia spazio a romanticismi.
Esistono solo i fatti e la loro evoluzione.
Breve, preciso e pulito.
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