Se il cognome delle autrici vi ricorda qualcosa è perchè le avete già incontrate leggendo E la chiamano estate, un fumetto sul passaggio dall'infanzia all'adolescenza, durante un'estate che rimarrà impressa per sempre nei cuori delle protagoniste.
Skim si lascia alle spalle i tratti mordi delle bambine e assume sfumature più spigolose, il colore è sostituito da bianchi e neri evocativi e l'adolescenza, con tutte le sue contraddizioni, spicca come tema centrale del libro. La bellezza di questa narrazione riguarda soprattutto i temi trattati e la capacità delle autrici di non cadere nel banale, enfatizzando un gesto che con la nostra protagonista non ha quasi niente a che fare. Skim infatti è una ragazza dal carattere timido e solitario, appassionata di wikka e cultura gotica, poco coinvolta nelle attività di gruppo che la scuola propone. Ha una famiglia che le vuole bene, un'amica del cuore e delle passioni che esulano da ciò che gli adulti considerano aggregante all'interno del tessuto scolastico. Le atmosfere del libro ricordano le più famose serie tv americane anni'90. Nella scuola che frequenta Skim spiccano i gruppi degli sportivi e delle ragazze popolari, sarà la morte del fidanzato di una di queste a portare gli adulti alla ricerca degli elementi giudicati deboli per controllarli e far sì che fatti del genere non accadano più. Skim, ovviamente, finisce sotto la lente d'ingrandimento dei professori ma la sua vita non ha nulla a che fare con quella dei ragazzi coinvolti nei fatti e prosegue regalandole nuove esperienze, dolori, gioie e scoperte che la faranno crescere, cambiare e rafforzare nella sua unicità.
Una lettura che porterà indietro nel tempo i trentenni 🎢
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