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"Mary e il Mostro" di Lita Judge




Erano in tanti a non credere che fosse stata Mary Shelley,
poco più che adolescente, a scatenarmi:
una Creatura così potente e assassina
da perseguitarli nei sogni.






Questo splendido volume illustrato ad acquarello, ci conduce, con il passo lieve ed emozionante della scrittura in versi, nel complesso universo di Mary Shelley e della sua Creatura. Le tinte cupe, a tratti sfocate, ci regalano la sensazione di veleggiare tra sogno e realtà, in un clima tempestoso, l'aria carica di elettricità e tensione, le turbolenze della vita di Mary come grossi cumulonembi che si addensano nelle sue giornate. La figura di Percy, grande amore perduto e ritrovato, legata a quella controversa di Byron, la famiglia, i lutti, l'amore e il disamore e poi la Creatura. Una vita incredibile quella di Mary, che a soli diciannove anni, porta dentro di sè un universo e una quantità di esperienze così complesse e turbolente da aver dato vita ad un capolavoro in cui si condensano le credenze di un'epoca, i dolori di una vita e la voglia di affermarsi come donna e scrittrice contro una società ed una famiglia, che l'hanno costretta ad affrontare da sola la nascita del suo moderno Prometeo.

Mary e il Mostro, 
indissolubilmente legati oltre la vita e letteratura.







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