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"Una ladra in biblioteca" di Sue Halpern




"Lei usa il termine 'dramma' dandone per scontato il senso negativo. 
Ma è proprio questo che deve comprendere: 
le storie non si svolgono soltanto nei libri o nei film. 
La vita di ciascuno si snoda come un racconto, 
e in tutti i racconti ci sono i buoni e i cattivi, 
e in tutte le storie ci sono conflitti e decisioni, 
e tutte le storie, se sono interessanti, 
contengono elementi drammatici." 



Quella che leggiamo tra queste pagine è la storia di Kit e della sua nuova vita. E' la storia di un piccolo paese che si sta spopolando e della sua biblioteca, attorno alla quale ruota gran parte della vita cittadina. E' la storia di Sunny, ladra di dizionari, che sconta la sua pena in un luogo dove i libri abbondano. E' la storia di Rusty che arriva in città alla ricerca del suo passato. E' la storia di una comunità, conservata grazie alla memoria storica del luogo, rappresentata dai Quattro.
Il presente e il passato si intrecciano in questa narrazione piacevolissima. Le voci narranti sono due, Kit e Sunny. I due lati della luna. Diverse eppure così attratte l'una dall'altra, la bibliotecaria in fuga e la ladra di dizionari in cerca di un approdo. Grazie a Sunny la donna inizia ad aprirsi e dallo sfondo emerge in tutta la sua interezza, empatia e vissuto. Un vissuto che ritroviamo all'inizio di ogni capito come "la storia del matrimonio" che poi si rivela essere il motivo di una fuga, la costruzione di una nuova vita all'insegna dell'invisibilità e dell'assenza di legami. Peccato si risolva così brevemente questa parte dedicata al passato. La dura pietra che circonda Kit viene pian piano scalfita dalle persone che le stanno intorno e inspiegabilmente si affezionano a lei, riportando alla luce la bellezza di un animo tormentato da anni di dolore.

Una bella storia, ben scritta e piena di piacevoli e inaspettate svolte.



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