Sono io la morte e porto corona
Io son di tutti voi signora e padrona
E così sono crudele, così forte sono e dura
Che non mi fermeranno le tue mura
Sono io la morte e porto corona
Io son di tutti voi signora e padrona
E davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare
E dell'oscura morte al passo andare
Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo
Posa la falce e danza tondo a tondo
Il giro di una danza e poi un altro ancora
E tu del tempo non sei più signora
Ho deciso di non aggiungere molte parole a queste foto, lasciar parlare le immagini a volte è molto più semplice. Io sono rimasta stregata da questa chiesa dalla storia antica e dal piccolo cimitero annesso, mi sono regala del tempo per leggere le iscrizioni corrose dal tempo, scrutare i volti seri, dagli sguardi profondi e immaginare storie ormai perdute. Ammetto di essere vittima di una passione particolare per le storie dimenticate nascoste dietro volti di sconosciuti e soprattutto amo i vecchi cimiteri, quelli delle piccole cittadine, quelli con angoli antichi, un po' trascurati, ricchi di fascino. So che puo' sembrare strano, ma è così da sempre. Tra queste mura si respira un'aria di pace assoluta e silenzio. La Danza Macabra è un documento che rappresenta un tempo e una società nel momento che accomuna ogni essere che ha mai messo piede su questa terra, è piena di dettagli che val la pena osservare senza fretta e nel complesso è una testimonianza magnifica di arte e architettura. Esplorate anche il cimitero, i dintorni e la via crucis che conduce alla chiesa. Splendido.
[il viaggio continua domenica prossima]
Commenti
Posta un commento