Strano a dirsi, ma i ricordi nitidi che aveva di Julius si limitavano al giorno del loro primo incontro e a quella mattina, l'ultima, prima che lui prendesse il treno delle otto e trentadue per Londra, mentre di ciò che c'era stato nel mezzo aveva scarsa memoria. La scrittura di Elizabeth Jane Howard è è sempre una certezza. I personaggi e le ambientazioni di questo romanzo sono magnifici. Ogni capitolo è dedicato ad una voce diversa, come nei Cazalet . I protagonisti sono profondi, sfaccettati, caratterizzati in maniera minuziosa. Li vediamo passare davanti ai nostri occhi come in un film. Esme, Emma, Cressy, Dan, Felix e Julius, ovviamente. Ho amato ogni dettaglio di questa casa di bambole, quel che non mi ha soddisfatta completamente è la conclusione estremamente affrettata. Il tempo in questa narrazione è molto relativo. Tutto si svolge in pochi giorni, il tempo di un fine settimana in campagna, ma si ha la percezione di un tempo quasi infinito...
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