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Il libro dell'inverno ❄️ di Tove Jansson







Questa raccolta di racconti mi ha sorpresa molto.
L'autrice, famosa in tutto il mondo per i suoi Mumin, ci porta a spasso tra i ricordi di un passato strambo e ricco di eventi e fantasie. Il confine è spesso labile e i brevi racconti trasportano il lettore in atmosfere sempre diverse: magiche, inquietanti, tristi o divertenti. L'infanzia è un luogo dove tutto è possibile e la narratrice non risparmia commenti sarcastici, giudizi o rappresentazioni a tratti grottesche di chi la circonda.
L'umanità che le gira intorno è variegata e particolare, così come la sua famiglia, i genitori artisti vivono in un universo parallelo fatto di rituali ed abitudini. Non c'è solo l'inverno tra queste pagine, ci sono sprazzi di vita, stralci di lettere e ricordi che sembrano emergere, uno dopo l'altro, da un vecchio diario o da una scatola conservata sotto il letto. E' un viaggio nel passato, raccontato con voce di bambina. Acuta, ironica, crudele e fragile, amata e in cerca disperata di amore. Le stagioni cambiano e con esse la vita e le età, fino ad arrivare ad un congedo.







Ogni tanto venivo svegliata nella notte dalla musica 
più bella che ci sia: balalaika e chitarra. 






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