Rileggere Matilde da grandi fa un'effetto completamente diverso. Io non sono una fan del film tratto dal libro, anzi, non mi piace per niente il modo in cui è stata resa la storia. Il libro ha tutta un'altra atmosfera e, a distanza di anni, la piccola Matilde, all'inizio un po' irritante, ma pian piano sempre più carina, permette ad ognuno di noi di riflettere su come è iniziato il proprio amore per la lettura. La storia d'amore tra i libri e Matilde non inizia a casa, dove leggere non è un passatempo ben visto dalla famiglia Dalverme, ma in biblioteca, guidata dalla signora Felpa. Sarà poi a scuola, grazie all'intuito e alla pazienza della signorina Dolcemiele che le capacità di Matilde verranno valorizzate, seppure contro la volontà della temibile preside Spezzindue.
Il tema principale di questo libro (che scorre veloce e si divora in un attimo) è la bellezza della cultura, l'importanza della curiosità bambina che ci porta, anche da adulti a non smettere mai di imparare e accrescere le nostre capacità. Matilde non ha paura di chiedere e di difendere il proprio pensiero e la verità delle sue affermazioni, così come i suoi compagni non esitano davanti all'ignoto e non hanno pregiudizi verso le capacità che la rendono in qualche modo "diversa" dal resto della classe. Probabilmente se si fosse trattato di un gruppo un po' più adulto la storia non sarebbe andata a finire in questo modo … per fortuna esistono i bambini e la loro spontaneità.
il video dedicato al libro ↓↓↓
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