Ci ho messo un bel po' a finire questa graphic novel, ad un certo punto ho interrotto la lettura e l'ho lasciata decantare, fino al momento in cui, tutto d'un fiato, sono arrivata all'ultima pagina. Ho riso, ho pianto (classicone), ho rivisto situazioni, persone e vite. Ho pensato a lungo ai temi scelti da Zero per queste pagine. Il bando dei sei mesi prima pesa come un macigno sulle vite protagonisti, ma la realtà è anche più dura. La realtà è che è facile allontanarsi, dividersi, prendere strade diverse ma soprattutto isolarsi, con la percezione, sbagliata, di sapere come procedono le vite degli altri ed avere la certezza di potersi bastare.
Questa seconda parte è intensa, drammatica e così vera da lasciare senza fiato fino all'ultima pagina.
La vita vera è una protagonista prepotente in queste pagine, il Panda la fa da padrone ma alla fine, ognuno di noi sa chi è e cosa deve fare per se stesso e per le persone che ama. L'umanità, l'empatia e tutti i dettagli che ci rendono esseri unici e complessi, figli di tempi duri ma ancora capaci di credere nel futuro e nell'amicizia, sono quelli che fanno la differenza in questo mondo di macerie in cui vivono i protagonisti.
Macerie,
dalle quali partire per ricostruire.
Magnifico.
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