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"Un anno senza te" di Giopota & Luca Vanzella





Un anno senza te purtroppo non mi ha lasciato molto.
Non mi ha emozionata, coinvolta o riportata ad amori lontani e tempi che furono.

La storia è quella di Antonio che dopo una relazione, a mio parere abbastanza insulsa, con il dj Tancredi, non riesce ad avere rapporti sentimentali duraturi e men che meno profondi. Gli amici di Antonio cercano prima di tirarlo su, poi di appiopparlo a tizi vari ed eventuali e alla fine lo mollano un po' nel suo brodo perché anche loro hanno delle personali gatte da pelare.

Non voglio aggiungere altro per non sminuire il lavoro di due autori che sicuramente han messo del loro in queste pagine. Ho letto altre recensioni per capire quale fosse il parere comune su questo fumetto. Molti si sono rivisti (Io no. Antonio non mi è piaciuto come personaggio. Ho trovato il suo approccio superficiale ed infantile.), altri hanno puntato tutto sulla nevicata di conigli, sulla copertina, altri ancora sul dolore profondo della perdita (?).
Io non so che dire. I disegni sono molto semplici, così come semplice e senza particolari slanci emotivi è la storia. Antonio si lascia trasportare in relazioni che non regalano nulla. Si attacca a persone diverse, senza andare oltre la superficie, solo per non stare solo. Molto belle invece sono alcune immagini, piccoli particolari e intuizioni sparsi qua e là tra le pagine (vedi Atlantide, il Faro e la Luna tra le mani di Antonio....).







 Splendida la copertina variant per il Lucca Comics ispirata a Sergent's Pepper.







Mi spiace, perché l'idea poteva essere buona e sono presenti dettagli splendidi, ma a me non ha lasciato proprio nulla.


Una cosa buona e molto emozionante che mi ha regalato la ricerca tramite #unannosenzate sono state milioni di immagini e storie che mi han travolta come una valanga. Ero alla ricerca di un confronto sul fumetto ed ho trovato storie vere che mi han strappato qualche lacrima. Piccole magie nascoste in quattro parole.





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