Paper Girls è fluo, fantascientifico e spiccatamente anni '80-'90.
Le protagoniste sono quattro ragazze:
Mac, Erin, Tiffany e KJ.
Ogni mattina si svegliano all'alba per consegnare i giornali a bordo delle loro biciclette. Si incontrano per la prima volta la mattina di Halloween quando, per sfuggire a ragazzini esaltati dall'atmosfera e dai bagordi notturni, decidono di consegnare insieme, per non essere importunate. Inizia così un'avventura attraverso lo spazio e il tempo. Il nuovo e il vecchio si scontrano e loro, sopravvissute a questa battaglia tra gli adolescenti e gli adulti, si troveranno catapultate in una dimensione lontana, faccia a faccia con il futuro.
Paper Girls mi ha colpita molto. Ho amato particolarmente i colori, il ritmo della narrazione, i rimandi sparsi qua e là e la voglia di saperne di più che mi ha lasciato la lettura del primo volume. Non ho compreso appieno i continui riferimenti alla mela di Steve Jobs, anche se il contrasto evidente con la mela della "Apple Records" sulla maglietta del cattivone di turno lascia intendere un'evoluzione del simbolo e della tecnologia nella lotta adolescenti ≠ adulti.
Un'altra cosa che mi ha colpita sono i linguaggi, tre diversi modi di comunicare che differenziano le ragazze, gli adolescenti e gli adulti. Ho scoperto che qualcuno, in rete, ha creato un traduttore per il simbolico linguaggio dei ragazzi venuti da chissà dove:
Paper Girls è appena all'inizio e non oso azzardare altre idee o aggiungere dettagli ad una storia che va gustata pian piano.
Non vedo l'ora di saperne di più! 🌌
Buona lettura 🍎
Alla fine non lo ho ancora iniziato...e lo ho qui a casa! (credo anche già il secondo), mi riprometto di leggerle almeno il primo a breve :)
RispondiEliminaMeritano! ;)
EliminaAttendo la tua opinione :)