Mi chiamo Virginie. Un nome con troppe iiiii. Suona vezzoso. Tratto spigoloso e all'apparenza incompleto, bianco e nero che sottolinea le ombre e le luci di un'adolescenza anni'90. La protagonista, Virginie, cresce con noi, sperimenta, sogna, scoppia di felicità e muore di tristezza. C'è un po' di ognuno di noi in queste pagine, ci sono spaccati di vita così vicini alla realtà da sembrare fotografie di un tempo in cui non tutto era condiviso e condivisibile, di cui pochi scatti rimangono sepolti nelle scatole dei ricordi e dove il mistero era ancora parte della crescita e delle relazioni. Una narrazione che porta il lettore indietro nel tempo, tra un sorriso nostalgico e un po' di amara consapevolezza di ciò che non sarà più per le generazioni future. Un viaggio nei ricordi.
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