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Belgio'13 [Giorno #5-6] best of BRUXELLES


Bruxelles
Città indipendente dalla divisione belga tra nord e sud.
Cuore antico, quartieri multietnici, musei interessantissimi e modernità fusi in un amalgama perfetto.




In ogni città c'è un luogo dove, più o meno casualmente, si passa di continuo. Per noi è stata la Grand Place.
Ci siamo stati per la prima volta la sera in cui, da Gent, siamo arrivati a Bruxelles.
Bellissima illuminata ma anche con la luce del giorno.
Ci si perde ad ammirare i piccoli dettagli dei palazzi che la circondano.
E' il luogo dove ogni due anni viene allestito l'enorme tappeto di fiori che si trova nella maggior parte delle cartoline. Un gioiello.










Percorrendo una via adiacente alla piazza si arriva in un punto pieno di gente intenta a fotografare quello che si dice essere il simbolo della città.
Il "Manneken Pis".
Un bambino che fa la pipì.
Emblema dello spirito surreale belga.
Sarà!?


Esistono varie versioni alternative e goliardiche del Manneken Pis.
Quella che vedete sotto, rappresenta il Zinneke.
Un bastardino che, con la zampetta alzata, fa pipì all'angolo di una strada nel quantiere della moda.
Spirito surrealista o spirito critico?




Un particolare che mi è rimasto negli occhi è quello di questa fontana.
Tre persone con i palmi delle mani rivolti verso l'alto per sentire se sta piovendo.
Si trova davanti alla Chiesa di Saint Nicolas, vicino alla Borsa.









Il Palazzo di Giustizia offre una vista sulla città da una bella altezza.
E' raggiungibile grazie ad un ascensore gratuito che porta direttamente alla terrazza panoramica.

La storia di questo edificio è abbastanza divertente.
E' grande 26.000 mq e, all'epoca della sua costruzione, nel 1866-83, era l'edificio più vasto al mondo.
Progettato su modello dei templi dei faraoni egizi, combina la grandiosità della Giustizia con problematiche di carattere logistico e di sicurezza, infatti, più volte, i labirintici corridoi hanno permesso la fuga di criminali portati lì per essere giudicati.





Verde cittadino.
Le aiuole diventano piccoli orti.




Più avanti si aprono le graziose Piazze du Sablon e Petit Sablon con un giardino circondato da ben 48 statue in bronzo rappresentanti le corporazioni medievali.

Accanto la gotica Chiesa di Notre Dame du Sablon.











Nella zona della Place Royal si apre il quartiere dei Musei.
Noi abbiamo visitato quello di Magritte.
Pittore, tra i miei preferiti, che ho visto l'ultima volta in mostra molti anni fa a Como.
Una meraviglia.






Le Galeries Saint Hubert nel 1847 furono il primo centro commerciale coperto d'Europa.
Oggi ospitano librerie, caffè e negozietti molto carini.
Da queste si passa in viette estremamente turistiche e sovraffollate di gente e ristoranti con menù turistico.
Il passaggio è un po' traumatico quindi, se riuscite, passate da altre stradine! ;)




L'Atomium è ciò che resta dell'Esposizione Universale tenutasi a Bruxelles nel 1958.
120 m. di altezza dominano i sobborghi nord della città.
Costituito da nove sfere metalliche collegate da tubi che contengono ascensori e scale.

Rappresenta una molecola di ferro 165 miliardi di volte più grande del reale.

Uau.





Bruxelles ovviamente non è solo questo. E' una città viva, piena di gente di etnie e culture diverse.
La via dove si trovava il nostro hotel era piena di negozi turchi, macellerie islamiche e simili. Svoltato l'angolo ci si trovava immersi in una tavolozza di colori. Gli abitanti rigorosamente neri, vestiti sgargianti, donne formose e tantissimi bambini a giocare per strada.

Le zone più turistiche sono strapiene di persone, i waffle vengono farciti con qualsiasi cosa e qua e là i muri sono decorati con graffiti, fumetti o slogan.
L'arte è dentro e fuori dai musei.

I parcheggi sono quasi tutti a pagamento, per un numero limitato di ore, con tariffe esorbitanti.
Abbiamo però trovato un parcheggio comodo e gratuito (davanti ad una panetteria piena di cose buonissime!!!!) in Blvd Maurice Lemonnier, vicino all'omonima fermata della Metro e non troppo lontano dal centro, se percorsa a piedi, o almeno...noi ce la siamo cavata! ;)

Un ultimo consiglio per quanto riguarda il cibo. Noi abbiamo mangiato delle cozze buonissime al Greenwich Cafè, in Rue des Charttreux. Un pub dagli interni d'epoca davvero notevoli!
Tavolini sul marciapiede, sole, una birra lambick belga e cozze. Una meraviglia dopo una giornata in giro per la città! :)



Alla prossima tappa! :)

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