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L'amante del bosco" di Susan Vreeland

Si avvicinò alla più grande delle case comuni, la dimora ancestrale di molte famiglie, dipinta con un enorme sole rosso al tramonto. Lulu sollevò la pelle appesa davanti alla porta e le fece cenno di entrare. Non sognarti nemmeno di andare in quel posto. L'ordine rabbioso che sua sorella Dede le aveva scagliato contro due giorni prima, nel salotto di casa, le ronzava ancora in testa. Ma chi credi di essere....? Mentre oltrepassava la soglia fu percorsa da un brivido di sfida. [  Indian House Interior with Totems  (1912)  ] Questo libro, come sapete, mi ha catturata fin dalle prime pagine. L'ho letto con voracità ma anche con grande calma. Ho assaporato ogni dettaglio, riflettuto sul ruolo della donna in una società come quella canadese del primo '900 e sulla scomparsa delle culture e dei simboli di uomini che ci hanno preceduti. Ogni volta che leggo storie come questa o ascolto notizie di guerre e spartizioni di territori m...

Emily Carr. Maschere tribali. Segni.

Sabato mattina, andando verso il lavoro, mi son apparse queste facce. È sato come un dejavù. Un segno. Avevo appena lasciato il treno e la lettura del libro "L'amante dei boschi" di Susan Vreeland e mi son trovata davanti una foresta di maschere tribali. Facce che spuntano dal nero della foresta.  Un caso? Mi piace pensare che non sia così. Il libro in questione mi ha letteralmente travolta. Emily Carr, la pittrice protagonisa, ha un animo generoso ma indomabile e il suo amore per la cultura dei nativi canadesi è sconfinato.  Le descrizioni delle persone, dei riti e dei grandiosi pali totemici lasciano senza parole ma con la voglia di vedere, scoprire e conoscere. Con la consapevolezza che preservare il passato aiuta a costruire un futuro migliore. Mi ha smosso qualcosa dentro. E poi sono apparse le facce. Il caso non esiste.