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Visualizzazione dei post con l'etichetta Cognetti P.

"Le otto montagne" di Paolo Cognetti

Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna. Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia. Saliva senza dosare le forze, sempre in gara con qualcuno o qualcosa, e dove il sentiero gli pareva lungo tagliava per la linea di massima pendenza. Con lui era vietato fermarsi, vietato lamentarsi per la fame o la fatica o il freddo, ma si poteva cantare una bella canzone, specie sotto il temporale o la nebbia fitta. E lanciare ululati buttandosi giù per i nevai. Mia madre, che l'aveva conosciuto da ragazzo, diceva che lui non aspettava nessuno nemmeno allora, tutto preso a inseguire chiunque vedesse più in alto: perciò occorreva avere buona gamba per rendersi desiderabili ai suoi occhi, e ridendo lasciava intendere di averlo conquistato così. Lei più tardi alle corse cominciò a preferire sedersi nei prati, o immergere i piedi in un torrente, o riconoscere i nomi delle erbe e dei fiori. Anche in vetta le piaceva soprattutto osservare le cime lontane, pen...

Stregati dallo Strega. La controversa cronaca di Teresa Ciabatti e la mia riflessione.

Chi ha seguito l'epopea della mia lettura del quasi premio strega La più amata di Teresa Ciabatti , è anche a conoscenza del fatto che il libro e la storia dell'autrice mi han portata ad un approfondimento fatto di interviste e video. Durante questi vagabondaggi tra blog e siti più o meno schierati, ho trovato un riferimento ad un pezzo, pubblicato dall'autrice stessa sul Corriere della Sera , in cui ci porta con lei lungo i mesi, giorni e minuti che la separano dall'accaparrarsi il Premio. Non starò a dirvi che ne ho lette di ogni su questi stralci dell'autrice e sicuramente saprete che le suddette esternazioni hanno provocato un diverbio con il vincitore Cognetti. Vi starete chiedendo: perchè mai ci stai raccontando questi fatti triti e ritriti? Perchè? Perchè sono rimasta affascinata in modo inaspettato dal racconto di Teresa Ciabatti. La sua cronaca mi ha riportata al libro. La prima cosa che ho pensato leggendo quelle righe, è stata di esser ancora...