Secondo libro di Valentina D'Urbano.
Creatrice di personaggi complessi.
Intensi.
Acquanera è abientato in un piccolo paese.
Aggrappato ad una parete rocciosa.
A picco su un lago.
Freddo.
Pericoloso.
Tre donne.
Anzi, quattro.
Generazioni di una stessa famiglia.
Elsa.
Ragazza arrivata al paese non si sa da dove.
Accolta da Clara Castello.
Vedova dalle capacità curative legate a piante e stagioni.
Le tramanderà il sapere lasciando che, col tempo, prenda il suo posto nella comunità.
Cercata per le sue capacità.
Allontanata per le sue premonizioni.
I sogni legati all'acqua, al lago e alle persone.
Alla morte.
Onda.
Figlia di Elsa.
Figlia del lago.
Selvaggia.
Legata ai boschi e alla natura aspra delle montagne.
La vista che va oltre la morte.
La capacità di parlare con i defunti.
Riappacificarli.
Guidarli.
Dare loro una voce.
Fortuna.
Figlia di Onda.
Cresciuta da Elsa.
Rifiutata dalla madre.
Emarginata, nonostante non manifesti poteri particolari.
Legata indissolubilmente a Luce.
La figlia del becchino.
Venuto dal sud per occupare un posto che nessuno vuole.
Le due ragazze crescono insieme.
Non possono fare a meno l'una dell'altra.
Convinte di condividere tutto.
Segreti.
Paure.
Morti.
Fino alla fine.
Fino all'ultimo segreto.
Un libro coinvolgente.
Una scrittura che non ti lascia nemmeno per un secondo.
Personaggi che rimangono dentro.
Sentimenti come pugni dello stomaco.
Chi ha amato "Il rumore dei tuoi passi" non rimarrà deluso.
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