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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Il mio 2014 in pentola!

Eccomi qui. Il duemilaquindici alle porte e io ancora scartabello tra i ricordi dell'anno passato! Ebbene si! Ricordo, sorrido, medito, progetto e ringrazio. E' stato un anno di cambiamenti. Pian piano il mio mondo si è riallineato. Stravolgimenti sono in programma con il nuovo anno, ma di quelli belli, che fanno sorridere! :) Il mio duemilaquattordici è iniziato in cucina. Io, lui e il pandoro avanzato ;) Ricordo la stanchezza e la frenesia del mio Natale stracolmo di lavoro, corse, cene mancate e impegni saltati. Dopo solo due mesi di contratto non mi sarei mai potuta permettere un "no" e quindi ho fatto il pieno di straordinari ed uscite a tarda sera. Ho scoperto il piacere del sorriso, prima forzato dalla politica aziendale, e poi sempre più spontaneo. Ho imparato ad avere una pazienza infinita, l'autocontrollo e la gentilezza che ti ammazza, pur di non arrivare ad una discussione. Senza mai perdere di vista me stessa. Sono cresciuta in q

"Muchachas 3" di Katherine Pancol

Dopo il Primo e il Secondo volume è giunta l'ora del Terzo capitolo della saga! La protagonista indiscussa è sempre lei. Josephine. Dimagrita, sorridente e amata. Madre orgogliosa. Compagna insostituibile. Amica fidata. Sorella. Molto tempo fa. E oggi. Di nuovo. Stella. Quella a cui affidava ogni sera i suoi pensieri era in realtà una sorella mia conosciuta. Una donna combattiva ma fragilissima. Una donna che sta riacquistando la propria libertà in una lotta senza esclusione di colpi. Senza paura. La famiglia lega e allontana i protagonisti. Sono ormai lontani i tempi de "Gli occhi gialli dei coccodrilli". Hortense è in procinto di essere lanciata nel mondo della moda. Instancabile, passa tutto il suo tempo tra stoffe e colori, alla ricerca del capo perfetto. Dimenticando i propri bisogni, il mondo e l'amore. Gary è partito. Tornato alle origini attraverso un viaggio in Scozia. Prima, solo con la sua musica. Poi, con Calypso. La r

#dicembreinpentola

Prima parte del mio #dicembreinpentola Un collage dei momenti in cui ho scattato con il telefono per immortalare un attimo di particolare gioia o di puro piacere per gli occhi! Il tema che ricorre di più è ovviamente il Natale. Ho una particolare passione per questo periodo dell'anno. Amo le luci e il calore che emanano. Tornare a casa la sera diventa una piacevole carrellata di dettagli luminosi. Adoro i regali, soprattutto farli! La ricerca del perfetto dono è una fonte di incredibile gioia, a cui segue l'impacchettamento e il bigliettino personalizzato! E poi i pranzi, le cene, gli amici e i parenti, tutti tirati a lucido e pronti a rimpinzarsi di ottimo cibo! :) #DICEMBREINPENTOLA

"Longbourn House" di Jo Baker

In tanti hanno tentato di scrivere sequel o storie che ricordano quelle scritte da Jane Austen. Jo Baker ci regala una visione che parte dai piani bassi, per sfiorare i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio tra le pareti della dimora della famiglia Bennet. Longbourn House fa da sfondo alle vite di chi, nel romanzo originale, era solo un'ombra fugace. I ruoli si invertono e i personaggi prendono vita in carne ossa, dolori, amori e incombenze quotidiane. Leggendo queste pagine ho più volte avuto l'impressione di essere a DowntonAbbey, non tanto a casa Bennet, quanto nella dimora di Mr.Darcy. Quel Mr.Darcy che nella mia mente ha le fattezze dell'affascinante Colin Firth e qui viene descritto come un rigido gigante rubizzo! Che dramma! ^^ La storia di Sara, romantica e struggente, ci trasporta nel passato e nel futuro alla ricerca del tanto sperato lieto fine. Una lettura piacevole. Questo genere di romanzo sta facendo la fortuna di molti autori grazie al success

Auguri.

Eccomi qui! Non sono fuggita. Sono stata risucchiata dal magico vortice del Natale! Tutto è iniziato con una Vigilia lavorativa, un pranzo veloce, un caffè con chiacchiere e scambio di regali con l'amica di sempre, una corsa per non arrivare troppo in ritardo dalla nonna, scambio di auguri, regali e una merenda golosa a casa dei nonni, aperitivo con gli amici e pizza conclusiva. Natale. Sveglia prestissimo e via di tavoli da apparecchiare, cibo da preparare, nonni da recuperare e poi, finalmente, cibo e chiacchiere, canzoni e risate, fino a tarda sera. Adoro il Natale, ormai si è capito. Quella sensazione di calore luminoso, i sorrisi che nascono spontanei, gli abbracci e le parole. Cadono le barriere, i problemi vengono sospinti su per il camino. Resta la gioia della condivisione e della famiglia, sia la propria che quella fatta da amici, colleghi e conoscenti, che si è costruita attorno a noi di anno in anno. Oggi starete finendo gli avanzi di ieri e cercando di

Visioni natalizie.

Il bello del Natale è che ognuno lo vive a modo suo, ma riesce comunque a coinvolgere tutti. Lo dimostrano le balle di fieno graffitate dai ragazzi delle scuole di Cesano. Babbonatali dark, lucine electricpunk e i classici alberi perchè, in fondo in fondo, il Natale ci piace caldo, luminoso e invaso dai parenti! -2 .....!!!!! :)

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"Il silenzio fa paura soltanto a coloro che non hanno niente da dire. K.Pancol Questa frase è venuta in mio aiuto ieri sera, quando, dopo una bella festa rovinata da un arrivo dell'ultimo minuto, mi sono ritrovata a letto, avvolta nel mio caldissimo maglione, a pensare al perchè la gente agisca in modo da ferire gli altri. Mi sentivo e mi sento addosso una malinconica delusione che non mi si scolla. Questa mattina nevischiava. In condizioni normali avrei preso il telefono e inviato un messaggio. Un messaggio gioioso e pieno di sorrisi. Fiocchi di neve e previsioni. Non mi ci sono neanche messa. Le dita a mezz'aria. Lo sguardo a vagare tra i fiocchi minuscoli. Il cuore pesante. Ho la gola chiusa e vorrei urlare. Ma non so cosa dire. Sono abituata agli scontri. Alle grandi guerre. Alle parole urlate e alla calma che segue. Ai sorrisi. Non ai colpi bassi. Non da una persona a cui tengo tanto. Dicono che ho il coltell

Dolci di Natale - Meringhe da "Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili." P.C.

"Quel posto meritava una sosta: la vetrina, addobbata come una cortigiana, era un paese dei balocchi, con nastri di velluto intrecciati a fili d'argento dai quali ciondolavano Babbi Natale in marzapane su crostate alle fragole e una montagna di meringhe impilate a goccia in un iceberg di immacolata dolcezza." [Foto: gingerandtomato ] MERINGHE alla francese  by  AlbertoBarbazza Ingredienti: 160 gr albumi 160 gr zucchero semolato 160 gr zucchero a velo limone Monta a neve 160 gr di albumi ( circa 4 uova) con un goccio di limone, e 160 gr di zucchero semolato, quando sono ben ferme, indicativamente dopo 10 minuti, aggiungi 160 gr di zucchero a velo mescolando delicatamente dal basso verso l' alto.  Disponi su una teglia della carta da forno e con una sacca da pasticcere (sac a poche) forma delle meringhe, distanziale una dall' altra perchè si gonfieranno. Metti in forno a 80 gradi per 3 ore, lascia il forno leggermente ap

Passeggiando per Morbegno.

Una domenica nuvolosa di dicembre. Un treno caldo e affollato. Passare dalla città, al lago e raggiungere le montagne. Viuzze strette e case antiche. Cortili, lavatoi e negozi storici. Silenzio. Vento freddo. Montagne innevate sullo sfondo.

"On writing" di Stephen King

Questo è il primo libro di S.K. a cui mi sono avvicinata. Lontano dalle solite trame cruente, vicino al lettore e all'aspirante scrittore. Pensavo di trovare un manuale, ho scoperto un uomo. L'autore si apre e racconta. La chiacchierata è piacevole, lo stile scorrevole e fluido. La vita di cui parla, non è la stessa che ci si immagina vedendolo sorridere accanto a pile di tomi pronti per essere venduti. Racconta la fatica di affermarsi, di non perdere la strada e nel contempo di mantenere una famiglia e costruirsi un futuro. Parla dell'incidente che l'ha quasi ucciso e sì, qualche consiglio lo regala a chi vorrebbe fare di sè uno scrittore. Non indora la pillola, non crea illusioni ma mette davanti alle difficoltà, alle conoscenze necessarie per intraprendere un percorso difficile ma creativo e pieno di soddisfazioni. E' un maestro severo S.K. e leggerlo è stata per me una piacevole scoperta. Sistemate la vostra scrivania nell'angolo e t

Petrafennula siciliana da "La lunga vita di Marianna Ucrìa" D.M.

Lontane dai mariti e dai figli passano le giornate a dormire, a passeggiare, a giocare. Si ingozzano di maccaroni pasticciati, di tortini di melanzane, golosissime di quel dolce fatto di cedro tritato cotto col miele che si chiama "petrafennula" e che Innocenza prepara meravigliosamente. PETRAFENNULA di   DolciSiciliani 400 gr di Miele 200 gr Scorza d'Arancia 50 gr Scorza di Cedro 150 gr tra Confetti e Mandorle Cannella Fare cuocere il miele in un tegame a fuoco basso. Aggiungere le scorze degli agrumi tagliate a pezzettini. Lasciar cuocere mescolando di continuo. Quando il composto si sarà ristretto ed indurito. Toglierlo dal fuoco. Aggiungere un pizzico di cannella e confetti + mandorle a pezzettini. Amalgamare per qualche minuto. Stendere il composto su carta da forno o su un piano in marmo cosparso d'olio. Mantenere uno spessore max di 2 cm. Lasciare raffreddare. Tagliare a quadrati o rombi prima di servi

Oca arrosto con salsa di mele da "Un'estate da sola" E.V.A.

"Credo che in Inghilterra mangiare le oche sia considerato di dubbia eleganza, ed è lasciato alla servitù. Qui l'oca arrosto riempita di mele è un piatto amato senza problemi, da persone i cui gradi nobiliari li sollevano, o così ritengono, da ogni sospetto di gusti poco raffinati, a dispetto di tutte le oche che possono mangiare, e per quanto ne possono godere.." OCA ARROSTO con SALSA di MELE  da  DonnaModerna una piccola oca di circa 3 kg 12 piccole mele golden un grosso ciuffo di salvia rosmarino mezzo bicchiere di vino un bicchierino di cognac 50 g di panna acida una noce di burro sale pepe  Fiammeggiate l'oca per eliminare gli eventuali residui di peluria, lavatela accuratamente e asciugatela. Cospargete il volatile di sale e pepe sia all'interno sia all'esterno, poi introducete nell'oca 2 mele sbucciate e tagliate grossolanamente a tocchetti, un paio di foglie di salvia lavate e 2-3 ciuffetti di ros

"La canzone d'amore di Queenie Hennessy" di Rachel Joyce

Una lettera. La scrittura non è perfetta ma è ancora possibile dare forma alle parole. Una donna. Osserva il mare da una finestra circondata da assi dipinte. Un ramo emerge dal terreno davanti alla casa. Il vento soffia. I ricordi turbinano. Queenie. Una malattia incurabile e la necessità di essere accudita in una struttura adeguata annientano ogni speranza di vita nella piccola casa sulla spiaggia. Il trasferimento alla casa di cura. La solitudine. Il silenzio. Poi, un giorno, una cartolina. Poche righe scritte di fretta. "Aspettami" La speranza. Una luce nuova avvolge Queenie e gli ospiti della casa. A poco a poco tornano ad essere le persone che erano. Parlano, si raccontano e affrontano le loro paure. Ognuno a modo suo. Queenie prenderà di nuovo in mano la penna e con la sua incomprensibile scrittura ci fornirà la sua versione della storia. Il suo lavoro al birrificio con Harold, l'incontro con David, lo scontro con Maureen, la fuga, l

#dicembreinpentola

Il primo giorno di Dicembre ha portato con sè la nuova iniziativa (elaborata nella notte dal mio insonne cervello) di condivisione dei piccoli piaceri che illumineranno il mese più luccicoso dell'anno. #dicembreinpentola Farà da filo conduttore su Instagram , Flickr e EyeEm . Probabilmente anche su Twitter ma tutta questa socilità mi manda leggermente in palla quindi, i propositi sono buoni, per la multicondivisione farò il possibile!  L'idea è quella di condividere momenti di piccola gioia o grande stupore o semplicemente qualcosa di bello. Il tutto è ispirato al gioco "tre pensieri felici per cinque giorni" che sta impazzando sui social in questo periodo prenatalizio. Vuol essere un modo per portare sorrisi ogni giorno, anche in quelli dove tutto sembra andare storto. Mancano venticinque giorni a natale. Anzi, ventiquattro! E io non vedo l'ora di godermi tutto quello che l'anno scorso mi sono un po' persa per strada a causa d