Zerocalcare mi piace perchè è estremamente autoironico.
Rosicone quanto vuoi, attaccabrighe, procrastinatore ansiotico e divoratore di plum cake,
non si nasconde dietro le solite stupidaggini della serie "sono un'artista" "seguo l'ispirazione del momento.."
no
questo ultimo lavoro è un inno all'essere se stessi, un elogio ai difetti che ci rendno unici
e lo ammiro
perchè si conosce talmente bene da potersi descreivere così dettagliatamente
conosce le proprie potenzialità e le pecche
non vi pone rimedio
ma le conosce
e le affronta con incredibile ironia.
I problemi di Zero, i difetti di una generazione intera, quella a cui appartengo anche io, i dubbi che ognuno di noi affronta quotidianamente e le situazioni comiche, assurde e legate ad usi ormai radicati nelle nostre vite.
Tutto questo e molto di più.
Una lente d'ingrandimento su momenti e vissuti.
Risate.
Lacrime.
Dubbi.
Pensieri.
Riflessioni.
Sorrisi.
Vissuti.
È bello leggere Zerocalcare.
Bello sapere che in molti viviamo e ci ritroviamo nelle stesse situazioni e che, nonostante vengano affrontate in modo diverso, viste da fuori sono solo piccole macchie in una tela più grande.
Non siamo soli.
Siamo sulla stessa strada.
Coperta di uova.
Estremamente perigliosa.
Scivolosa.
Contorta che nemmeno il gps ci rileva.
A volte difficile, sempre bellissima.
Ma è la nostra e quella di molti altri.
È il nostro retaggio passato.
Il vivere presente.
E quello futuro.
Il bello e il brutto di una vita piena di accolli.
Godetevelo!
Dopo Dimentica il mio nome lo leggerei volentierissimo!
RispondiEliminaMeno lacrime rispetto a "Dimentica il mio nome" ma più risate e riflessioni sul quotidiano! ;)m
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