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FUGA IN SOFFITTA - Coline Pierré

 



"quando avevo la tua età, anch'io ho sognato tante volte di scappare, ma non ne ho mai avuto il coraggio.

in realtà, ci penso ancora.

cambiare vita, lasciare gli studi di matematica e il lavoro al supermercato".

"perché non lo fai?"

"non lo so. è che più si diventa vecchi, più è difficile andarsene".

lo guardo, perplessa.

"non sembri molto vecchio. Quanti anni hai, diciotto?

"mi sento vecchio".

"quando si è maggiorenni si può fare quello che si vuole, no?"

"è vero. e non lo è. diciamo che non sempre è così facile. a volte uno cerca di accontentare i genitori, di fare come fanno tutti. e si lascia incastrare in una vita che non gli somiglia. ma forse sono solo scuse per non cambiare niente. che stupido, vero?"

"no".

non lo trovo affatto stupido, ma non so come dirglielo. vorrei convincerlo ad andarsene. che è infelice ha il diritto di scappare dalla propria vita. i medici e gli psicologi dovrebbero prescrivere una bella fuga ogni tanto.




Anouk frequenta la scuola media. Vive con un padre amorevole ma distratto e un gattone che ha più o meno la sua età, sua sorella Bena frequenta una scuola di danza e torna a casa solo nei fine settimana e la madre vive ormai da anni su un'isola sperduta dove prova a salvare il mondo con il suo lavoro di climatologa sul campo. 

Mancano pochi giorni a Natale e tutto sta andando storto. La madre non tornerà. La migliore amica di Anouk è passata dall'essere un'alleata, al gruppo delle bulle che le han sempre prese di mira e nulla sembra avere senso, a parte la solitudine che la scava dentro, spingendola a tentare la fuga. 

Fuggire però non è semplice come mostrano nei libri e dopo vari tentativi fallimentari, Anouk torna a casa scoraggiata. La sua lettere di addio è ancora sul tavolo. Tutto può tornare come prima e nessuno si farà del male. 

Invece adocchia la botola che porta alla soffitta …

Quello che mi è piaciuto di questo libro è l'approccio lieve ma al contempo forte e positivo ad un sentimento che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato, quello della solitudine, dell'abbandono, del tradimento da parte di persone he credevamo perfette per noi, vitali.. sentimento al quale siamo sopravvissuti, ne siamo usciti ammaccati ma forti del nostro essere unici e forse della necessità di cambiare qualcosa nella nostra vita e nelle nostre relazioni. Mi sono rivista molto in Anouk e nella sua voglia di mollare tutto, di cambiare qualcosa nella propria vita. E' grazie alle parole di chi la conosce e alle riflessioni che scaturiscono dagli attimi di solitudine che Anouk capisce che non ha bisogno degli altri per essere quello che è, non ha bisogno di approvazione per essere felice. E' fortunata e deve solo ricordarselo. Uscire dalla soffitta, tornare alla lue, alla famiglia, affrontare le conseguenze di un gesto e programmare il futuro, un futuro che può essere diverso da quello programmato o semplicemente più semplice. La felicità spesso è sotto al nostro naso ma ci concentriamo sui rumori di fondo, dando loro l'importanza che non meritano. Un libro da regalare a chi si trova in quella fascia d'età dove i problemi sembrano insormontabili e le rotture in amicizia impossibili da superare. Ma anche per quegli adulti che spesso dimenticano il bambino che sono stati e hanno bisogno di rispolverare quello spaccato di vita, per poter essere di supporto nell'affrontare dolori che sembrano inguaribili. Mi sarebbe piaciuto leggere questa storia in alcuni di questi particolari momenti ✨


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