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"Il libro di Christopher" di R.J. Palacio






A volte è difficile, essere amici.
Mi sono messo il pigiama,
ho lavato i denti e mi sono infilato a letto.
Poi ho spento la luce sul comodino.

Le stelle sul soffitto risplendevano di una bella luce fosforescente,
adesso, come sempre dopo che spengo.

Mi sono girato su un fianco,
e lo sguardo mi è caduto su una piccola luce verde a forma di stelle sul pavimento.
Era la stellina che la mamma mi aveva appiccicato sulla fronte quella mattina,
quella che era scesa volteggiando per la stanza.

Sono saltato giù dal letto,
l'ho raccolta e me la sono appiccicata in fronte.




Vi ricordate Auggie?
Il protagonista di Wonder?


Spesso, nei suoi discorsi e ricordi, veniva citato Christopher, il suo migliore amico, trasferitosi lontano e pian piano perso di vista.
Ecco, qui il protagonista è proprio lui, un ragazzino speciale, con un cuore enorme e una grande capacità di essere amico anche nelle situazioni difficili; sbagliando, crescendo e imparando l'importanza di legami che dureranno per sempre.
Chris ci porta nella sua relatà quotidiana di figlio di genitori separati, trasferitosi lontano da persone di cui ancora sente forte la mancanza, diviso tra l'essere se stesso e l'accettazione degli altri.
Non ha gli stessi problemi di Auggie, lui è un ragazzo normale senza apparenti problematiche, ma ne comprende in profondità il dolore.
Sa, come il suo migliore amico,
che ognuno sta combattendo la sua personale battaglia quotidiana.
Conosce il potere della gentilezza.




La narrazione si svolge in un'unica giornata.
Una giornata densa di eventi e di ricordi.
Una giornata durissima ma che si concluderà con la riappacificazione più importante, quella con se stesso.

E' importante saper perdonare gli altri ma, soprattutto, saperlo fare con se stessi.



Una storia dolcissima.
Un punto di vista completamente nuovo rispetto ai primi due capitoli della storia,
i racconti di August e Julian.
Un protagonista fortissimo.



R.J. Palacio continua a farci commuovere.



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