La prima cosa che mi sento di dover dire su questo libro è che non vedo l'ora di leggere il seguito. I volumi della saga sono ben cinque e per ora la traduzione è stata fatta solo del primo.
Questa primo libro inizia nell'estate del 1937 presentando la famiglia. Un nucleo affiatato, legato da riti e convenzioni, unito ma estremamente eterogeneo. I genitori, i tre fratelli Cazalet con mogli e figli, la sorella nubile e tutti quelli che in qualche modo ruotano attorno a questo universo che dà lavoro e accoglie parenti più o meno lontani. Tutta la narrazione si svolge d'estate. La prima è un'estate spensierata, il lettore impara a conoscere i protagonisti, le loro relazioni e i microcosmi che rappresentano. L'estate successiva è un'estate più difficile. La guerra incombe e la Germania fa le sue prime mosse. I temi affrontati sono molti e molto vari.
I personaggi, dal neonato al capo famiglia, sono caratterizzati e complessi. L'autrice ci porta a conoscerli così bene da comprenderne i pensieri e visualizzarli, nella campagna inglese, tra occupazioni piacevoli o crucci esistenziali.
La famiglia viene prima di tutto, senza essere un recinto chiuso e intollerante. I Cazalet, nonostante le convenzioni e i retaggi vittoriani, sono aperti al nuovo, all'accoglienza e alla modernità.
Il libro ti assorbe, nelle sue seicento pagine, che scorrono piacevoli e dense di avvenimenti. Chiudere l'ultima pagina ti lascia orfano e preoccupato per quella guerra imminente che già si percepisce nell'aria tesa dell'estate 1939, quella in cui si conclude il libro.
Dilemmi morali ed esistenziali impegnano i protagonisti,
rendendoli incredibilmente umani e vicini alla realtà.
Le mie preferite sono le bambine di casa. Non le piccole ma le ragazze che attraversano quell'età in cui tutto sembra possibile. Ognuna ha un sogno e un suo modo di renderne partecipe il mondo, sono riflessive e spontanee, bellissime nelle loro imperfezioni.
Gli adulti sono difettosi. Emergono comportamenti e situazioni di dubbio gusto. Tutti, ma proprio tutti, hanno un segreto. E poi ci sono Rachel e Sid, l'amica per metà ebrea che riceve notizie che paiono allarmiste e false. E i ragazzi, I giovani rampolli che si sentono in obbligo di sembrare più grandi della loro età, pur di ottenere la considerazione degli adulti e l'introduzione ad un mondo che pare migliore di quello fatto di giochi e corse in bicicletta. Ci sono anche le paure. Paure che tolgono il fiato e non fan dormire la notte. Paure da grandi, in corpi di bambini.
Le estati dei Cazalet sono memorabili, ognuno assimila ed esalta dei ricordi che ne scandiranno per sempre la memoria. Molte cose sono cambiate e molte cambieranno. Il Generale, profetico nelle sue ultime parole, non crede ai giornali e alla pace stilata con l'uomo che sta assoggettando la Germania.
La guerra sta per cominciare,
ma questi rimangono gli anni della leggerezza.
Da leggere.
Commenti
Posta un commento