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"Il Grande Gorsky" di Vesna Goldsworthy





Questo libro, nella sua versione originale, titola Gorsky,
senza Il Grande,
accenno che riconduce, senza nemmeno il tempo di arrivarci da soli, al più famoso Gatsby.

L'autrice, nei ringraziamenti finali, si spreca nel dire quanto il capolavoro di Fitzgerald l'abbia ispirata nella sua scrittura. Basta una breve scorsa alla trama per capire che da Gatsby è stato attinto molto più di un semplice accenno.

Il libro di per se non è male ma, conoscendo il suo predecessore, lo sviluppo della trama si rivela così ovvio da lasciare infastiditi.

Non ha senso, a mio parere, ripercorrere strade già tracciate, cambiando solo luoghi e legami tra i personaggi. Fitzgerald ha raccontato una storia, Gorsby avrebbe potuto dare una svolta ad un finale già scritto,
ma non l'ha fatto.

Non vale la pena leggere una copia che finge di non esserlo.




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