“«John Fraser» disse. «Temo che ci sia qualcosa che non va proprio per niente con la signorina Milne, su a Elmgrove.»
Tolsi la sua mano dalla mia manica. «Perché dici una cosa del genere?» domandai.
«Perché ogni giorno attraverso il suo cancello tre o quattro volte, scendo i gradini che portano al giardino sul retro e lì fissata al muro c’è una cassetta di ferro dove devo infilarle la posta. Ebbene, sono tre settimane che non viene svuotata. Quella cassetta è piena zeppa. Dubito che riuscirei a infilarci anche solo un altro foglietto di carta.”
Nicoll ci regala un giallo d'altri tempi.
Meravigliosa l'accurata caratterizzazione dei personaggi, i paragoni che li proiettano davanti ai nostri occhi con pregi e difetti.
La narrazione è scorrevole, la trama intriga e trascina pagina dopo pagina. Un giallo alla vecchia maniera e un investigatore che amerete dalla prima all'ultima riga.
La storia prende spunto da fatti realmente avvenuti e questo rende la vicenda e i suoi inaspettati risvolti ancora più interessanti, l'attenzione mediatica divide le scelte investigative tra la ricerca del vero assassino e la pressione di voler chiudere a più presto la vicenda.
Ho apprezzato moltissimo lo svolgimento della trama, sono rimasta sorpresa dalla comparsa di documenti e dalla dettagliata sezione della scena del crimine, un tocco di classe, a mio parere.
Se amate i gialli classici o volete un delizioso assaggio, prima di passare ad autori più famosi,
tuffatevi senza indugio alcuno in questa indagine!
Godibilissimo!
[Grazie a Sonzogno per la copia in anteprima :)]
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