Maus non ti lascia vie di scampo.
Ti entra dentro,
nel profondo,
scava in luoghi dei quali non conoscevi l'esistenza,
popola incubi,
si riflette nelle notizie ascoltate al tg o lette sui giornali.
La storia è piena di orrori e le voci dei sopravvissuti sono monito e dono per il presente e il futuro che verrà.
L'autore raccoglie la vita del padre in questo fumetto disegnato piccolo piccolo, come i topini che lo animano.
Ogni popolazione ha le sue connotazioni ed un animale rappresentativo. Gli ebrei sono topi, i nazisti gatti, gli americani cani, i francesi rane, gli svedesi cervi e i polacchi maiali.
Un fattoria degli animali, piena di orrori.
E tra questi orrori si staglia forte, fortissima una storia d'amore.
Quella tra Vladek e Anja. I genitori di Art.
Entrambi sopravvissuti, segnati dagli eventi e dai rimorsi per essere gli ultimi rimasti.
Ti strappa il cuore leggere delle separazioni, delle morti certe e dei suicidi ma c'è anche una grande speranza, Vladek è un vulcano, uno spirito forte e pieno di iniziativa. La voglia di sopravvivere è più forte dell'orrore, l'inventiva e l'iniziativa lo portano a tentare, prima di arrendersi ai forni.
Una storia intensa, straziante e vera.
Da leggere,
per comprendere e non dimenticare.
Letto molti anni fa. Questa opera è l'esempio illuminante di quanto il fumento non sia un genere letterario inferiore ad altri. Bravissima e incisiva come sempre.
RispondiEliminaDovrebbero proporli anche le scuole, per dare un'opportunità in più a chi fatica ad amare i libri..
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