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Università degli Studi di Milano. Cà Granda.



Un tempo Spedale dei Poveri. 
La prima pietra venne posata a metà del '400 per volere di Francesco Sforza, 
in seguito alla conquista del Ducato di Milano.

Il progetto venne affidato a Filarete, il quale lo lasciò in mano ai suoi allievi che ne fecero una costruzione più vicina al gusto tardogotico lombardo.
Un esempio è la meravigliosa facciata con le decorazioni in cotto, lunga circa 300m e perfettamente divisa in due metà, di cui quella di destra risulta essere la più antica, ancora visibile su Via Festa del Perdono.































Una volta entrati nel cortile maggiore, ci si trova ad ammirare il lavoro secentesco che sovrappone lo stile rinascimentale a quello gotico, lo stesso che si ritrova nel corpo centrale dell'ingresso.
Gli ultimi ritocchi vennero fatti nell'800 e l'Ospedale mantenne la sua funzione fino al 1939, quando la sede di Niguarda accolse i pazienti in degenza in questa struttura.






La Seconda Guerra Mondiale portò distruzione in questi cortili ma il lavoro di restauro fu grandioso
e dal 1958 ha qui sede l'Università Statale di Milano.





Quattro cortili di identiche dimensioni, con caratterizzazioni rinascimentali diverse,
si aprono sul lato destro del Cortile Centrale.
I Cortili posteriori sono detti "della Ghiacciaia" e "della Legnaia", quelli occidentali "della Farmacia" e "dei Bagni" non hanno subito danni durante la guerra e conservano le forme originali.


















Un luogo pieno di fascino e di storia.
Un luogo di ricordi, gioie e qualche dolore.




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