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"Il giorno dei morti" di Edith Wharton






L'altro giorno ho letto in un libro di un saggista piuttosto noto 
che i fantasmi sono svaniti con l'avvento della luce elettrica. 
Che grossa stupidaggine!
L'autore, per quanto ami sguazzare, letterariamente parlando, nel soprannaturale, non ha sfiorato che in superficie tale argomento. Infatti, tra un castello turrito in cui si aggirano spettri decapitati trascinando pesanti catene e una comoda casa suburbana con tanto di frigorifero e riscaldamento centrale dove appena entri avverti che c'è qualcosa che non va, datemi quest'ultima per farmi scorrere un brivido gelido lungo la schiena.




Questo libro è una piccola chicca.
Un'inedita Edith Wharton si confronta con le storie di fantasmi in maniera esemplare.

Una casa isolata, una tempesta di neve, una figura nel buio e il silenzio più totale.
Il racconto è brevissimo ma intenso e quel brivido di cui parla l'autrice giunge inaspettato lungo a schiena dell'ignaro lettore.

Una piccola gemma per gli amanti del soprannaturale. 







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