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"Le anatre di Holden sanno dove andare" di Emilia Garuti








C'è questo tizio, Holden (è in un libro famoso!), che va in giro ad ammorbare i tassisti e i passanti chiedendo dove vadano le anatre di Central Park d'inverno, quando il lago si ghiaccia.
Sembra una domanda stupida, e dato che il tizio è un po' balordo, è facile archiviarla come un'altra delle sue uscite strane.
La verità è che è proprio una buona domanda.
Dove vanno le anatre di Central Park quando non hanno più un luogo in cui stare?
Dove va una persona quando non ha più n posto in cui stare?
Quando non sa cosa fare della propria vita?
Per questo Holden lo chiede, spera che qualcuno gli dia una risposta, perchè da solo non riesce a capirlo.
L'ho detto che era una buona domanda!
Buddy, in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (è un film, seguite il mio ragionamento), racconta la storia delle anatre nel laghetto accanto a casa sua, che un bel giorno hanno spiccato il volo e si sono portate via il lago, e ora si racconta che sia da qualche parte in Georgia.
Ecco, forse anche il luogo che cerchiamo noi è da qualche parte in Georgia. Ok, magari la mia è una scemenza e io non so dove vadano le anatre in inverno, però si alzano e vanno, qundi forse lo sanno dove andare.
Anche io in realtà lo so dove andare.
Però non so se ci posso andare.
Però dopo starei meglio.




All'inzio questo libro mi ha un po' irritata. 
La protagonista, Will, è supponente e un po' cazzara, si capisce subito che nasconde qualcosa di cui non vuol parlare ma pian piano questo "qualcosa" salta fuori, in tutta la sua concreta prepotenza.
So anche cos'è la paura, il blocco che ti prende e ti impedisce di scegliere o rende una scelta che nel tuo cuore è già stata fatta, difficile da mettere in atto. Lo so, non perchè sono il genio delle emozioni, ma perchè ci sono passata, proprio per lo stesso motivo e forse ci sono ancora un po' dentro.
E poi c'è lui, quello che prima o poi ognuna di noi merita di incontrare, Matteo, in questo caso specifico. 
Quello che ti prende la mano, ti accompagna, ti dà coraggio e illumina ma che pretende tu ce la faccia. Quello che è dentro la tua vita e il tuo cuore e che non puoi permetterti di deludere.


Il libro è bello.
Non il Salinger del vecchio Holden, mai e poi mai il Brizzi che ha illuminato la mia adolescenza con il Jack Frusciante, ma bello a modo suo, in un modo che fa parte di quest'epoca e non di quelle.
Ho pianto, riso e mi ci sono anche incazzata sopra, con lei o con me, non so dirlo con precisione, quindi significa che qualcosa riesce smuovere e oggigiorno non è poco!







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