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"Ricette Umorali" di Isabella Pedicini





Il cibo non è un fatto razionale.
Viscerale più che asettico, elegge il tatto a suo partner più affidato: se il gusto è intrinseco alla pietanza stessa, un alimento mangiato con le mani acquista necessariamente un altro sapore.
Pensate alla coscia di pollo. 
E le patatine fritte?
E le fragole con il cioccolato fuso?




Questo libro mi ha sorpresa moltissimo.

Come sapete, settimana scorsa, ho ricevuto via posta il tomo "bis" delle "Ricette Umorali". Ho iniziato subito a leggerlo ma, dopo il primo capitoletto, mi son bloccata. "E il tomo Uno!?" "E i dettagli mancanti? L'inizio della storia?" "La prima conoscenza con la voce narrante!?!"
L'ho subito recuperato e me lo son letto d'un fiato!


Se i miei canovacci potessero parlare (e presto lo faranno se non incontrano una lavatrice), racconterebbero della volta in cui mia madre li afferrò in blocco e li piegò uno a uno per metterli in valigia. All'epoca, erano immacolati e raggianti, ma solo allora, poichè non ricordo di aver mai più visto un canovaccio senza la coscienza sporca di caffè.
La valigia piena di biancheria profumata veniva con me a studiare Storia dell'arte nella Capitale, piena zeppa di sogni e di sguardi malinconici prima di partire.



La storia c'è, ma non si vede.
In questo tragicomico e colto "ricettario" troviamo i drammi, le gioie, i dubbi e soprattutto, i monologhi interiori, di ognuna di noi.
Avete presente quando state facendo una cosa e il flusso di pensieri vaga libero da un argomento all'altro, creando nel mentre assonanze e divertentissimi giochi di parole che nessuno apprezzerebbe, perchè assurdi e ridicoli!? Ecco.
Io davanti a questi fornelli, in queste cucine disagiate, nel momento del taglio della cipolla e nel dramma estivo del gelato depennato dalla lista Algida, mi ci sono ritrovata completamente.

Adoro i giochi di parole, soprattutto quelli arguti ma legati alla semplicità di qualcosa che tutti conosco ma che, camuffato e rigirato, non riconoscono. Le citazioni artistiche e letterarie si sprecano, ogni spunto è un appiglio. All'inizio pensavo fosse una forzatura, poi ho riconosciuto una voce con la quale dividerei volentieri un piatto di rigatoni al ragù!

Brillante e divertente!

Ho già iniziato il secondo libro e non vedo l'ora di parlarvene!


A presto! :)




Commenti

  1. L'avevo adocchiato su instagram e ne ho seguito le tracce fin qui :-) mi ha molto incuriosita e credo che dopo aver letto la tua recensione lo comprerò! A presto lucy

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    Risposte
    1. Oh che bello! Foto come mollichine di Pollicino!! :)))

      Il libro è molto carino! E arguto soprattutto!
      Ho finito ieri il "Bis" e non mi ha delusa! ;)
      C'è tanto di ognuno di noi in questi "ricettari"

      Fammi sapere!
      A presto :)

      Camilla



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