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Visualizzazione dei post con l'etichetta Cina

"La vita secondo banana" di PP Wong

Io sono due metà: bianca dentro, gialla fuori. Il titolo originale di questo libro è "The life of a banana". Perfetto. Lineare. In armonia con il significato che la protagonista, Xing Li, attribuisce al suo essere una ragazza di origini cinesi nata e cresciuta in Inghilterra. Bellissimo. Perchè questo cambiamento? Il libro, polemica sulla traduzione del titolo a parte, è uno di quelli che val la pena leggere. Attuale, commovente, ironico. Ha in sè una varietà di tematiche che spaziano dalla perdita, all'integrazione, al bullismo, alla famiglia e ai rapporti, al perdonare sè stessi e gli altri. Il tutto accompagnato da una scrittura leggera e coinvolgente che mai annoia o rende stucchevoli le situazioni. La protagonista e il fratello, Lai Ker, vivono nella periferia di Londra con la madre, fino al giorno del tragico incidente che la porta via per sempre. Si trasferiscono così a casa della nonna, in un quartiere ricco e in una casa silen...

Cavolo agropiccante da "Vita e Passione di un Gastronomo Cinese" L.W.

"Per il pasto di mezzogiorno Zhu Zye e i suoi compagni consideravano di primaria importanza i sapori e dicevano, per usare le loro stesse parole, di volersi "nutrire di sapori". Perciò, durante il pasto, bevevano al massimo qualche bicchiere di vino caldo, mentre non toccavano neppure una goccia di superalcolici. Credevano infatti che, dopo aver bevuto un liquore troppo forte, il palato si bruciasse, la lingua rimanesse come anestetizzata e il senso del gusto finisse per ottundersi: in questo modo era impossibile distinguere le diverse sfumature dei sapori! Ma la sera erano pronti a bere alcool a volontà e, dopo la sbronza potevano abbandonarsi a un bel sonno. Ecco perchè bisognava andare nelle osterie: per evitare le amarezze dell'insonnia!  Nelle osterie di Suzhou si poteva ordinare vino ma non carne e verdura, al massimo si trovava qualche piatto di formaggio di soia secco, fagioli croccanti pepati e cavoli agro-piccanti." CAVOLO AGROPICCANTE ...
"Che libri leggi?" "Bè, naturalmente quelli di cucina, libri di ricette.  Ora che non c'è niente da mangiare, quando la sera non riesco a prendere sonno comincio a ripensare a tutte le cose buone che ho mangiato nella mia vita, ed è come se piatti e ciotole grandi e piccole, pietanze di tutti i colori mi sfilino davanti. A dir la verità, ho una memoria spiccata per questo genere di cose, posso ricordarmi di piatti speciali che ho mangiato decine di anni fa e dove li ho mangiati e chi era il cuoco e qual'era il sapore una volta finito il pasto.. Non ridere, quando si mangia bisogna dedicare un'attenzione particolare al gusto finale ." [Foto: La Cucina Psicola(va)bile] ["Vita e Passione di un Gastronomo Cinese" Lu Wenfu]

Pollo in crosta di zucca da "Vita e Passione di un gastronomo cinese" L.W.

"...non bisogna assolutamente trascurare le zucche: con le zucche si possono fare piatti squisiti, di prima qualità. Una volta nel vostro ristorante c'era una una specialità, chiamata "cocomero timballo" oppure "pollo in crosta di cocomero". Si prende un cocomero ci circa quattro jin, se ne toglie una calotta, si scava all'interno la polpa lasciadone uno spessore di circa un centimetro e si intaglia la buccia in modo decorativo. Poi si prende un pollo tenero e, dopo averlo cotto a vapore, lo si infila dentro il cocomero; si rimette quindi la calotta, si ricuoce a vapore il tutto  in un cestello per un momento ed eccolo pronto per essere portato in tavola. Al momento di servirlo si poggia il cocomero su una foglia verde e fresca di ninfea per renderlo più appetitoso." ["Vita e Passione di un Gastronomo Cinese" Lu Wenfu] Autunno. Tempo di zucche.

Gamberi saltati da "Vita e Passione di un gastronomo cinese" L.W.

Ding il capoccione scoppiò a ridere: "Eh no, una volta che è rotta, la testa non si riaggiusta più! Voglio solo parlarati di uno strano fenomeno fisiologico: il gusto dei borghesi e quello dei proletari sono assolutamente uguali. I borghesi dicono di preferire i gamberi saltati alla carne con i cavoli, ma anche i proletari, appena arrivano a gustarli, subito approvano con un cenno del capo. E se si ritrovano qualche soldo corrono a mangiarli, mentre tu ti ostini a riempire di carne salata coi cavoli la bocca della gente: tutto sommato sono stati gentili se non ti hanno dato una martellata in testa!" GAMBERI SALTATI  da  solofornelli Mescolare 1 cucchiaino di farina di mais e 60 millilitri d’acqua. Aggiungere 1 albume d’uovo, 1/2 cucchiaino di zucchero e 1/4 di cucchiaino di sale. Mescolare bene e condire con questa miscela 750 grammi di gamberetti di grosse dimensioni già puliti. Scaldare nel wok 1 cucchiaio di olio e farvi saltare per 1 minuto ...

"L'incredibile storia di Soia e Tofu" di Pallavi Aiyar

Fuori dal cortile c'era il Mondo. "Il Monnndo!" Perfino il suono della p arola era elettrizzante. Riempiva la bocca, aveva il sapore dell'avventura. I gatti più vecchi trascorrevano tutti i giorni ore e ore in giro per il Mondo, stringevano nuove amicizie, vincevano combattimenti, cacciavano prede e tornavano con storie di topi dai baffi lunghissimi e di cani pechinesi dal muso schiacciato che mi colmavano di una curiosità quasi incontenibile. Noi gattini invece eravamo confinati in cortile. Non riuscivamo ancora a scavalcare l'alto muro di cinta, e comunque le nostre madri preferivano averci accanto. Quello che più desideravo ea essere abbastanza grande per andare a spasso con gli adulti e pregavo per avere il permesso di uscire con i miei cugini gia cresciuti. "Devi avere pazienza, piccolo mio", diceva ma'. Ovviamente il problema era che non ne avevo per niente. Questa è la storia di Soia e To...

Il piacere degli Spaghetti Cinesi di "prima cottura" da "Vita e Passione di un Gastronomo Cinese" L.W.

"A quel tempo a Suzhou c'era una spaghetteria molto famosa che si chiamava "Zhu Hongxing". Ancor oggi esiste e si trova di fronte al Giardino della Felicità. Non sto qui a parlare della grande varietà di spaghetti che vi si trovava o di quanti sapori si potessero gustare e altre cose del genere: era tutto scritto sul menù e non c'erano piatti straordinari. Voglio invece soltanto parlare dei riti che accompagnavano i vari modi di mangiare. Al di là del mangiare in sè, c'erano forse anche modi diversi di farlo? Sì. Si puo' mangiare una stessa scodella di spaghetti in modi diversi: i gastronomi avevano già condotto considerevoli ricerche in proposito! Per esempio, appena seduti nella sala del ristorante, si diceva: "Ehi! - a quel tempo non si usava ancora "compagno" - una scodella di spagetti così e così.." Il cameriere restava fermo un attimo, in attesa, poi gridava: "Arriva una scodella di spaghetti così e così.."...

"Vita e passione di un gastronomo cinese" Lu Wenfu

Ho trovato questo libro per puro caso. Mi guardava dalla mensola dei libri consigliati della biblioteca. Scelto per un legame con la mostra, purtroppo conclusa, di alcuni pezzi dell'esercito di terracotta dell'Imperatore Qin. L'uomo che ha passato la vita cercando il modo per renderla eterna. Il libro in questione non tratta la Cina di Qin, bensì quella del Comunismo della Rivoluzione Culturale. I protagonisti sono due e ben contrapposti.  Gao Xiaoting. Quadro attivo fin da giovanissimo nel movimento comunista. Fa della battaglia contro il vizio della "gola" la sua ragione di vita. Questo odio verso i piaceri della tavola gli è scaturito, da giovane, nel vedere il suo borghese vicino  Zhu Zye spassarsela tra taverne e ristoranti dove veniva accolto con ossequi e cerimonie. Zhu Zye. Amante della buona cucina, insieme ad un gruppo di amici con la sua stessa passione, gira i ristoranti e le osterie di Suzhou per assaporare i famosi pi...