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"Mary Shelley e la morte del mostro" di Raquel Lagartos & Julio Cesar Iglesias



Questa graphic novel racconta tra memoria, sogno e realtà, la turbolenta vita di Mary Shelley e della sua creatura, il moderno prometeo, Frankenstein. Per poter apprezzare a pieno la lettura è necessaria una minima infarinatura sull'argomento, nella narrazione non c'è nulla di approfondito, si tratta infatti di un insieme di molteplici spunti molto interessanti sparsi qua e là. Molto belle le riflessioni sul rapporto tra Mary e le diverse fasi della sua vita e l'influenza che queste hanno avuto su di lei e sulla creazione della sua opera maggiore. Il suo passato, rappresentato dalla memoria di una madre ingombrante come Mary Wolstonecraft, un padre letterato contrario al matrimonio con il suo pupillo, Percy Shelley. La fuga, il matrimonio con Percy, i tradimenti, i rapporti con altri letterati, i figli persi e la sparizione improvvisa del marito. Il contesto storico, le scoperte scientifiche del momento, l'elettrogalvanismo e i dubbi morali sul confine reale che separa la vita dalla morte. La Creatura, il mostro, il moderno Prometeo incompreso dalla società, rifiutato perchè non umano nel senso più convenzionale del termine. 
Mary si rivela un personaggio dalla vita incredibile, molto valorizzata da questa opera, merita comunque un maggiore approfondimento.









Ma la potenza della sua opera non sta nella superficie della trama...
...quanto nel fondo del mito.
Chi è il mostro in questa storia? 




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